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Cosa succede se la Wagner esce dalla Repubblica Centrafricana

Se le forze della Wagner dovessero alleggerire la presenza nel Paese per rinfoltire le linee russe nel Donbas, nuovi equilbri si potrebbero creare (anche violentemente)

I colloqui di pace promessi da tempo nella Repubblica Centrafricana (RCA) si sono conclusi nei giorni scorsi senza alcun progresso. I gruppi ribelli non sono stati invitati e i partiti di opposizione hanno boicottato il cosiddetto Dialogo nazionale per la riconciliazione, organizzato nella capitale Bangui dal presidente Faustin-Archange Touadéra. La situazione nel Paese è tutt’altro che stabile e potrebbe peggiorare risentendo degli effetti a cascata della guerra russa in Ucraina.

Toudéra ha infatti firmato anni fa un accordo di collaborazione con la società militare privata Wagner Group russa, che starebbe richiamando parte degli effetti in giro per il mondo per dare manforte alle forze armate di Vladimir Putin, in difficoltà nel conflitto ucraino. Ci sono notizie su spostamenti di questi contractor dalla Repubblica Centrafricana che risalgono ai primi di febbraio, rischierati nel Donbas per attività ibride e senza insegne.

Ufficialmente il ruolo dei contractor russi a Bangui è quello di assistere e addestrare le unità regolari locali nel controllo della sicurezza, ma nella realtà sono un asset della presidenza nel combattere i ribelli in modo totale — ossia annientarli senza negoziati. Le opposizioni credono che là possibili di cambiamenti reali nei rapporti tra le varie anime centrafricane stia svanendo mentre l’amministrazione di Touadéra diventa sempre più autocratica. Il Wagner Group, insieme con le truppe ruandesi che assistono il presidente, stanno facilitando questo processo, complicando la situazione.

In uno dei dispacci di intelligence fatti uscire quotidianamente, il ministero della Difesa britannico ha confermato la settimana scorsa che la Russia è stata costretta a ritirare alcuni mercenari dalle operazioni in Africa e Siria. L’eventuale ri-dispiegamento di alcune unità della Wagner è visto positivamente dai gruppi armati locali, perché credono che questa distrazione possa permettere loro di tornare forti, o addirittura — come spiega Hans De Marie Heungoup, analista del Crisis Group, a Foreign Policy — “possa spingere i paesi occidentali come la Francia a sostenerli per combattere contro Wagner”. Effetti distorti della guerra ucraina.

Mosca sostiene di aver inviato addestratori militari disarmati e armi alla RCA in cambio di concessioni minerarie, parte di un accordo del 2017 stipulato con Bangui. Gli esperti delle Nazioni Unite dicono che i cosiddetti addestratori sono 2.000 mercenari armati del gruppo Wagner, la cui esistenza Mosca nega perché gli appaltatori militari privati sono illegali in Russia. I combattenti russi hanno un punto d’appoggio simile in Mali, Libia, Mozambico e Sudan. In Mali sono stati oggetto di una denuncia di Human Rights Watch che li accusa di aver commesso un massacro in un villaggio occupato da un gruppo jihadista.

Il conflitto nella Repubblica Centrafricana è iniziato nel 2013, quando i ribelli Seleka, prevalentemente musulmani, hanno rovesciato il brutale regime di François Bozizé, che aveva preso il potere con un colpo di stato nel 2003. Incoraggiati da Bozizé, le milizie anti-balaka, principalmente cristiane, hanno reagito e hanno iniziato a prendere di mira i musulmani. Un accordo di pace mediato dalla Russia con 14 gruppi armati è stato firmato nel 2019, permettendo alle milizie di entrare nel governo e nell’esercito federale.

Ma la violenza è esplosa di nuovo dopo che Bozizé è tornato dall’esilio e gli è stato impedito di candidarsi alle elezioni del 2020. Touadéra ha accusato Bozizé di incitare il nuovo ciclo di violenza sotto un’alleanza di ribelli, chiamata la Coalizione dei Patrioti per il Cambiamento, che ha intensificato le tattiche di guerriglia anche con le 15.000 forze di pace dell’Onu schierate nel paese per quasi un decennio — un fatto che Touadéra ha usato a proprio vantaggio.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha descritto Touadéra come un “ostaggio” di Wagner, perché per portare avanti i suoi piani sta usando la sponda francese. Mentre i Paesi europei e gli Stati Uniti hanno denunciato la presenza di Wagner, tanti abitanti locali apprezzano la Russia contro la reputazione della Francia, vista come una brutale potenza coloniale, un argomento che sta vincendo influenza anche in Mali.

C’è dunque un’ultriore livello di complessità: i cittadini comuni della Repubblica Centrafricana sembrano accogliere l’intervento di Mosca, perché senza l’assistenza di Wagner Bozizé avrebbe preso il controllo del Paese di nuovo. L’amministrazione di Touadéra, anche se è corrotta, è un’amministrazione che è stata eletta democraticamente, e la sua narrazione di combattere contro Bozizé e contro i ribelli è accettata e sostenuta dalla popolazione (anche a rischio dell’aumento della stretta autoritaria). I russi della Wagner sono parte di questo schema.

In sintesi, i centrafricani vogliono la pace più di ogni altra cosa, e hanno preoccupazioni pragmatiche sull’aumento degli abusi russi, sull’indebolimento della governance e sullo sviluppo economico. Più della metà del bilancio statale della RCA proviene dalla Banca Mondiale e dall’Unione Europea, che potrebbero sospendere il sostegno sull’uso dei mercenari, ma quei mercenari dai locali pro-Touadéra sono considerati quasi positivamente. Ora se dovessero alleggerire la presenza nel Paese per rinfoltire le linee russe nel Donbas, nuovi equilibri si potrebbero creare (anche violentemente).

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