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Cina prima minaccia per l’Occidente. Il monito di MI5 e FBI

Un evento unico: i direttori delle due agenzie di intelligence interna di Regno Unito e Stati Uniti assieme sul palco. Pechino è il più grande rischio “a lungo termine per la nostra sicurezza economica e nazionale”, dicono ad aziende e cittadini

Hanno parlato assieme, per la prima volta, per sottolineare la minaccia rappresentata dal Partito comunista cinese e dal governo di Pechino ma anche per dimostrare che le alleanze, in particolare quella tra Stati Uniti e Regno Unito, sono fondamentali per contrastarla. Ieri Ken McCallum, il direttore generale dell’MI5, ha ospitato alla Thames House, il suo quartier generale, Christopher Wray, il direttore dell’FBI. Hanno tenuto assieme un discorso rivolto in primo luogo ai presenti, rappresentanti di aziende private e del mondo accademico, per richiamare l’attenzione su quella che, hanno spiegato, è una grande minaccia economica e di sicurezza, con tentativi di furto di proprietà intellettuale e influenza sulla politica dei Paesi occidentali. Una minaccia che “che cambia le carte in tavola”, ha dichiarato McCallum rilanciando gli avvertimenti già manifestati nei mesi scorsi dai vertici delle agenzie per l’estero, Richard Moore, capo dell’MI5, nel Regno Unito e Williams Burns, direttore della CIA, negli Stati Uniti.

Il numero di indagini legate alla Cina che il Security Service conduce oggi è sette volte superiore a quello di quattro anni fa. E la previsione è di “crescere ancora” per far fronte ai diffusi tentativi di ingerenza, ha spiegato il direttore generale citando il recente caso di Christine Lee, sospettata di essere una spia cinese e accusata di aver cercato di influenzare i membri del parlamento britannico. “Ci stiamo rendendo sempre più conto che è il governo cinese a rappresentare la più grande minaccia a lungo termine per la nostra sicurezza economica e nazionale, e con ‘nostra’ intendo entrambe le nostre nazioni, insieme ai nostri alleati in Europa e altrove”, ha spiegato Wray raccontando come Pechino abbia cercato recentemente di influenzare le elezioni negli Stati Uniti.

Un discorso storico. Ancor più importante se si guarda al presente, con la guerra della Russia contro l’Ucraina. Ma nonostante il conflitto, i due alleati nell’Anglosfera individuano nella Cina la minaccia più grande. Il messaggio, come detto, era in primo luogo agli imprenditori. La Cina “è decisa a rubare la vostra tecnologia, qualsiasi cosa faccia funzionare la vostra industria, e a usarla per scalzare la vostra attività e dominare il vostro mercato”, ha avvertito Wray. Poi ha parlato di Taiwan, territorio che Pechino considera parte della Repubblica popolare cinese e su cui il leader Xi Jinping sembra puntare per ragioni di nazionalismo, unico possibile collante tra un regime comunista e un modello economico pressoché opposto: l’invasione dell’isola potrebbe “rappresentare una delle più terribili perturbazioni commerciali che il mondo abbia mai visto”.

È McCallum a ribadire sulla globalizzazione quanto i recenti sviluppi globali, come la pandemia e la guerra in Ucraina, sembrano aver consolidato ridimensionando di fatto l’eredità di politica come l’ex presidente statunitense Barack Obama e l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel. “Il diffuso presupposto occidentale secondo cui la crescente prosperità cinese e l’aumento dell’interconnessione con l’Occidente avrebbero portato automaticamente a una maggiore libertà politica si è rivelato, temo, del tutto errato”.

L’ambasciata cinese a Londra ha definito le accuse dell’intelligence statunitense e britannica “completamente prive di fondamento e i cosiddetti casi che hanno citato sono soltanto caccia alle ombre”, ha dichiarato un portavoce. Poi ha aggiunto che la Cina invita entrambi i Paesi a “comprendere chiaramente la tendenza del tempo, ad abbandonare la mentalità della Guerra fredda, ormai superata da tempo, a smettere di diffondere la ‘minaccia cinese’ e (…) di generare scontri e conflitti”.

Ma sono proprio i tanti casi citati a rappresentare, secondo McCallum e Wray, lo strumento migliore per mettere in guardia cittadini e aziende.

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