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B-52 americani sui cieli mediorientali. Messaggio all’Iran

Gli Stati Uniti mandano due B-52 a mostrare i muscoli in Medio Oriente. Deterrenza davanti alla crescita della minaccia iraniana su Arabia Saudita e Kurdistan iracheno. Ma anche segnale di conforto sulla sicurezza per Riad

Due bombardieri B-52 Stratofortress statunitensi hanno effettuato una missione over-the-horizon sul Medio Oriente inviando un chiaro messaggio di forza all’Iran, mentre i funzionari americani e sauditi continuano a monitorare una minaccia imminente all’Arabia Saudita e agli Interessi degli Stati Uniti nella regione.

Washington e Riad stanno da una decina di giorni gestendo quella che è stata registrata un’accresciuta minaccia da parte dell’Iran, secondo informazioni di intelligence che i sauditi avrebbero condiviso con gli americani. Uno dei punti di sfogo di questa minaccia potrebbe essere l’Iraq, nello specifico a Erbil, nel Kurdistan iracheno (dove c’è un’importante base militare che gestisce le operazioni contro lo Stato islamico, più volte attaccate dalle milizie sciite proxy dei Pasdaran, e in cui stazionano anche militari italiani).

I Pasdaran ritengono che l’Arabia Saudita stia aiutando i manifestanti antigovernativi che stanno alimentando i disordini in tutto il Paese e questo potrebbe essere il motivo della minaccia — una sorta di sfogo esterno delle difficoltà interne. Il volo dei B-52 serve per inviare un monito a Teheran sulle capacità di azione statunitense, ma anche un segnale a Riad — a cui serve una rassicurazione che Washington non abbandoni i suoi impegni di sicurezza nella regione.

Politico ha raccolto informazioni interessanti tramite due funzionari statunitensi. Vale la pena tenere a mente questi commenti. “Non dovrebbe sorprenderci che una parte dell’apparato iraniano pensi che sia il momento giusto per lanciare altri attacchi alla regione”, ha detto un funzionario del dipartimento della Difesa. “Questo è il playbook di questo regime”.

La minaccia all’Arabia Saudita e all’Iraq ha portato le forze armate statunitensi e saudite a innalzare i livelli di allerta la scorsa settimana, hanno detto entrambi i funzionari. Le due forze armate hanno ridotto il tempo di risposta delle batterie di difesa missilistica Patriot di stanza nella regione e hanno avvertito le basi della minaccia. Potrebbero anche spostare jet da combattimento in nuove località.

“Stiamo seguendo la segnalazione della minaccia, siamo davvero preoccupati”, ha detto uno dei funzionari del Pentagono.

Gli Stati Uniti sono preoccupati anche per le altre mosse dell’Iran, tra cui il trasferimento di droni alla Russia per l’uso contro i civili ucraini e l’accordo per la fornitura di missili balistici, ha detto uno dei due funzionari. Washington teme che questo possa rafforzare la cooperazione tra Teheran e Mosca. Testimonianza di come ciò che accade in Ucraina non resta in Ucraina.

L’annuncio del volo dei B-52 — appartenenti al gruppo di attacco della 2nd Bomb Wing di stanza alla base aerea Barksdale, in Louisiana — è arrivato poche ore dopo che uno dei tanti, costanti attacchi aerei israeliani ha colpito un convoglio che trasportava armi iraniane lungo il confine tra Iraq e Siria. Le due Fortezze Volanti hanno viaggiato accompagnate da caccia di scorta di 13 Paesi alleati degli Stati Uniti.

“Questa missione della Bomber Task Force dimostra il nostro impegno per la sicurezza regionale e le capacità collettive dei nostri partner militari nella regione”, ha dichiarato il generale Michael “Erik” Kurilla, capo del Comando Centrale, in un comunicato che annunciava la missione. “Il CentCom ha la capacità di mettere in volo molto rapidamente una quantità significativa di potenza di combattimento a fianco dei nostri partner. Possiamo fare lo stesso a terra e in mare per affrontare con decisione qualsiasi sfida”.

In seguito, il Comando centrale ha anche annunciato che Kurilla ha tenuto “discussioni significative” con i leader di “tutti i militari partner in Medio Oriente”, compresi i capi della difesa di Bahrein, Israele, Qatar, Arabia Saudita.

“Gli iraniani hanno dimostrato di poter can walk and chew gum at the same time. Possono mobilitare un vasto apparato di repressione interna per affrontare le proteste e possono continuare a fomentare l’instabilità all’estero”, ha detto uno dei due funzionari che hanno parlato con Politico. Ossia, Washington non sottovaluta le capacità di Teheran.

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