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Meloni? Promossa. L’analisi (ponderata) di Beppe Pisanu

L’ex ministro democristiano: “Meloni sta consolidando la sua leadership con la costruzione di un moderno partito conservatore di tipo europeo e a suo modo europeista. Saprà tenere la barra del governo dritta”

I vecchi democristiani non fanno sconti. Perché, per dirla con le parole con le quali Pierluigi Castagnetti su queste colonne ha ricordato il compianto Gerardo Bianco, “i vecchi democristiani avevano la visione a lungo termine. Quella che manca alla politica di oggi”. Giuseppe Pisanu, ex ministro dell’Interno, può essere annoverato tra questi e, intervistato da La Nuova Sardegna, ha promosso il governo di Giorgia Meloni, “benedicendone” le prime mosse.

“Si è messa in linea con Draghi – così Pisanu – salvaguardando però la sua autonomia di giudizio e di iniziativa”. Pur non avendo la statura del suo predecessore Mario Draghi, l’ex democristiano riconosce alla leader di FdI più forza. Una forza che le deriva dall’essersi conquistata un “chiaro mandato popolare”. Alle spalle ha una “maggioranza ben definita e un programma per l’intera legislatura”. Interessante anche l’evoluzione politica che Pisanu sta notando. Sia del premier che della forza politica di cui è espressione. “Fratelli d’Italia – dice al quotidiano sardo il navigato politico – è già un partito di destra che marcia verso il centro”. Dal canto suo Meloni sta “consolidando la sua leadership con la costruzione di un moderno partito conservatore di tipo europeo e a suo modo europeista”.

Insomma non è solo la normalizzazione che Meloni in qualche modo ha dovuto affrontare, cambiando il suo ruolo nello scacchiere della politica, diventando l’espressione del governo. C’è di più. “Meloni sa stare con i piedi per terra nel presente e sa guardare a occhi aperti il futuro”. Chiaramente non sfuggono all’ex democristiano gli elementi di resistenza (interna) che la premier ha all’interno dell’Esecutivo. Ossia gli elementi sui quali anche gli osservatori si stanno concentrando e che rischiano, se esacerbati, di far saltare il banco. Sotto questo profilo però Pisanu è abbastanza sicuro che “Meloni saprà tenere salda la linea di fondo e la guida del suo governo”. Agli alleati, specie “agli ex amici di Putin”, qualcosa si dovrà concedere. “Magari – scandisce puntuto – qualche bandierina da sventolare”.

Pisanu conosce personalmente Meloni, rivela. Gliela presentò Gianfranco Fini. Da allora, tanta strada ha fatto la leader di FdI. “Penso meritatamente”, scandisce l’ex ministro. Insomma quella per la premier è una promozione senza se e senza ma. Una promozione che ha alla base un’analisi (molto) ponderata del profilo e dei primi passi dell’azione di governo di Giorgia Meloni. Appare evidente, anche leggendo in filigrana le parole di Pisanu, che il premier per proseguire su questa strada si dovrà guardare più dagli amici che dai nemici. Un po’ come recitava il vecchio adagio popolare.

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