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Soccorso finanziario. Gli Usa congelano il debito ucraino

Il Congresso dice sì alla legge per ritardare o in alcuni casi stralciare le scadenze legate ai bond sovrani emessi dal Paese negli anni passati per finanziare la propria spesa. Solo un mese fa il Fmi aveva lanciato l’allarme sulla tenuta delle finanze ucraine

Più che una ciambella di salvataggio è una vera e propria zattera, magari dotata di razzi di segnalazione. Gli Stati Uniti hanno deciso di aiutare l’Ucraina, fornendo aiuto e sostegno su uno dei terreni più strettamente connessi alla guerra: le finanze. Che l’Ucraina sia in una situazione contabile decisamente precaria è cosa nota, dal momento che tra infrastrutture inservibili e costi bellici enormi, i soldi a disposizione di Kiev stanno finendo.

Adesso però arriva la sponda americana. Poche ore fa, infatti, il Congresso degli Stati uniti ha approvato il National Defense Authorization Act valevole per l’anno fiscale 2023 e che prevede la possibilità di ritardare i pagamenti legati ai bond sovrani da parte del governo ucraino. Una boccata di ossigeno non da poco se si considera che il prossimo anno andranno a scadenza diverse obbligazioni emesse negli anni da Kiev per finanziarsi. Questo consentirà all’economia del Paese, che nel 2022 potrebbe lasciare sul terreno fino al 35% del Pil, di evitare l’esborso di miliardi, magari da investire nello sforzo bellico.

Più nel dettaglio, nel provvedimento in questione, circa 4 mila pagine, è inclusa una sezione dal titolo Riduzione del pagamento del debito in Ucraina. La quale afferma che il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, istruirà i rappresentanti statunitensi delle istituzioni finanziarie internazionali su come “alleggerire immediatamente la pressione del debito sull’Ucraina”. Incaricando lo stesso Tesoro di avviare “sforzi immediati” con altri governi e creditori commerciali per “perseguire una riduzione completa del pagamento del debito per l’Ucraina”.

D’altronde, l’aiuto statunitense non poteva arrivare in un momento migliore. Solo poche settimane fa il numero uno del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva lanciava l’allarme sulla tenuta del debito di Kiev. “L’Ucraina deve affrontare rischi e incertezze legati alla pericolosa situazione della sicurezza, alla capacità di attuazione delle politiche e agli sviluppi esterni. In questo contesto l’incertezza molto elevata rende difficile, al momento, valutare con sufficiente precisione ciò che sarebbe necessario per garantire la sostenibilità del debito ucraino, ma il bilancio delle probabilità suggerisce che vi sono maggiori rischi che il debito venga insostenibile”.

 

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