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Il sesto decreto armi la prossima settimana. La conferma di Crosetto a Formiche

“Oggi per la prima volta posso dirvi che penso che la prossima settimana potrebbe nascere il sesto decreto, che potrebbe diventare operativo nelle settimane successive”, ha spiegato il ministro che oggi ha visto anche l’omologo francese Sébastien Lecornu. Con il quale ha ribadito il comune impegno nel sostegno all’Ucraina e per la difesa del fianco Est della Nato, la protezione del Mediterraneo allargato e l’accrescimento delle capacità di produzione comuni nella difesa terra-aria

“Oggi per la prima volta posso dirvi che penso che la prossima settimana potrebbe nascere il sesto decreto, che potrebbe diventare operativo nelle settimane successive”. Lo ha dichiarato Guido Crosetto, a margine dell’evento odierno organizzato da Formiche e Airpress allo Spazio Europa di Roma.

L’INCONTRO CON LECORNU

È stato un colloquio “lungo e cordiale” quello con collega Sébastien Lecornu, ministro delle Forze armate francese. I due, si apprende da una nota, hanno confermato la sintonia e il comune impegno nel sostegno all’Ucraina e per la difesa del fianco Est della Nato ribadendo, ancora una volta, che l’obiettivo principale è sempre il raggiungimento di una pace giusta. “La guerra scatenata dalla Russia rappresenta la più grave minaccia per la pace e la stabilità del continente europeo a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, una chiara violazione dei principi di integrità e inviolabilità dei confini territoriali, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, si legge.

FOCUS MEDITERRANEO

Inoltre, Italia e Francia riconoscono la vitale importanza del Mediterraneo per la sicurezza e gli interessi comuni. Questa regione, confine dell’Europa, è interessata dalla maggior parte delle sfide geopolitiche internazionali: l’inasprimento della concorrenza strategica, la libertà di navigazione e il rischio di conflitti ad alta intensità potrebbero mettere in pericolo le rotte commerciali, i rifornimenti energetici e le principali dorsali di comunicazione. Numerosi sono i fattori di crisi, legati tra loro, fortemente destabilizzanti tra cui l’aumento della minaccia terroristica, la crisi migratoria e il cambiamento climatico. Uno scenario geostrategico complesso, ulteriormente peggiorato a causa dell’aggressione subita dall’Ucraina il 24 febbraio scorso. I due ministri hanno poi approfondito ulteriori tematiche di interesse, quali la sicurezza del fianco Sud dell’Alleanza, l’impegno dell’Europa in Africa, il rafforzamento della difesa europea e della collaborazione tra le rispettive Forze armate.

LE PAROLE DI CROSETTO…

“È importante che Italia e Francia e che le Forze armate dei nostri Paesi, cooperino progettando quella che sarà la nostra sicurezza del futuro”, ha detto il ministro Crosetto, che, nel tracciare un quadro del colloquio odierno, ha aggiunto: “Oggi abbiamo affrontato numerosi temi, in primis la sicurezza dei nostri due Paesi partendo dal fronte Est e quello che sta succedendo e continua a succedere in Ucraina. Abbiamo parlato anche della sicurezza del Mediterraneo allargato, del Centro e Nord Africa, della cooperazione in campo militare e industriale e della possibilità di costruire insieme una visione di sicurezza e difesa che abbia il coraggio di pensare non soltanto ai nostri due Paesi e al Mediterraneo allargato ma al futuro della difesa europea”.

… E QUELLE DI LECORNU

“I rapporti nel settore della Difesa fra Francia e Italia sono solidi”, ha dichiarato il ministro Lecornu. “Oggi a Roma con Guido Crosetto abbiamo avuto uno dei nostri scambi regolari, iniziati in occasione di una bilaterale a Tolone pochi giorni dopo la sua nomina. Con lo stesso spirito costruttivo abbiamo riaffermato la nostra volontà di portare avanti la nostra agenda di sostegno militare all’Ucraina, di proteggere il Mediterraneo dalle nuove minacce e dì studiare l’accrescimento delle capacità di produzione comuni per quanto riguarda la difesa terra-aria”, ha aggiunto. Il riferimento sembra essere ai Samp/T, un sistema missilistico terra-aria sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma italo-francese Fsaf e richiesto dalle autorità ucraine.

LA SINTONIA

Perfetta sintonia tra i due ministri anche riguardo gli altri diversi punti in agenda, recita ancora la nota. Prioritariamente, il rafforzamento della cooperazione tra Italia e Francia nell’ambito della difesa, come già emerso durante l’incontro bilaterale dello scorso novembre a Tolone, e in occasione dei consessi e delle riunioni internazionali avvenuti negli ultimi mesi.

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