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Cosa c’è nella dichiarazione congiunta firmata da Meloni e Biden

Ucraina, Balcani, Indo-Pacifico, clima, G7, alimentazione, Africa, de-risking, minerali, droghe sintetiche, scienza e tecnologica, spazio. Tutti gli impegni Italia-Stati Uniti

Stati Uniti e Italia “hanno ribadito l’incrollabile alleanza, il partenariato strategico e la profonda amicizia tra gli Stati Uniti e l’Italia”. È quanto si legge al primo punto della lunga dichiarazione congiunta di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, e Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, diffusa al termine del loro incontro alla Casa Bianca. I legami tra i due Paesi e i due popoli, si legge, “sono radicati nella storia, nell’affinità culturale e nella cooperazione economica e “si fondano su valori e principi condivisi – democrazia, libertà, rispetto dei diritti umani, rafforzati dall’obiettivo comune di promuovere la pace e la sicurezza, aumentare la prosperità e far progredire la sostenibilità in tutto il mondo”.

IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA

Biden e Meloni hanno sottolineato l’impegno a fianco di Kyiv, questione centrale nelle relazioni bilaterali. I due leader hanno riaffermato “l’importanza di consentire all’Ucraina di esportare prodotti alimentari attraverso il Mar Nero e condannano il ritiro unilaterale della Russia dall’Iniziativa del Mar Nero per i cereali, che è stata determinante per ridurre i prezzi mondiali dei prodotti alimentari, e i suoi attacchi alle infrastrutture ucraine di stoccaggio e trasporto dei cereali”.

I BALCANI E L’INDO-PACIFICO

Nella dichiarazione si evidenzia l’apprezzamento americano per l’impegno italiano nei Balcani occidentali e quello, più recente, nell’Indo-Pacifico. Gli Stati Uniti e l’Italia hanno mandato un forte segnale a Pechino, impegnandosi “a rafforzare le consultazioni bilaterali e multilaterali sulle opportunità e le sfide poste dalla Repubblica Popolare Cinese”. Inoltre, hanno ribadito “l’importanza vitale di mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, che è strumentale alla sicurezza e alla prosperità regionale e globale”.

IL CLIMA

Sul clima, i due leader riconoscono “la minaccia esistenziale posta dal cambiamento climatico affermano e il loro impegno a intraprendere azioni decisive in questo decennio per mantenere a portata di mano l’obiettivo condiviso di limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi Celsius”.

IL G7 ITALIANO DEL 2024

“Gli Stati Uniti attendono con ansia la leadership italiana del G7 nel 2024, che aumenterà gli sforzi per accelerare la transizione verso l’energia pulita e per affrontare le sfide globali più urgenti, tra cui la crisi climatica, la povertà, l’insicurezza alimentare, la sicurezza economica, le forniture di minerali critici e la migrazione, impegnandosi ulteriormente nel dialogo e nella cooperazione su tutti questi temi con i Paesi in via di sviluppo, in particolare con i Paesi africani. I leader sono uniti nell’impegno di aumentare il livello di ambizione e di impegno nel sostenere i Paesi in via di sviluppo duramente colpiti da molteplici crisi e nell’accelerare i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.

I SISTEMI ALIMENTARI

Poi, nella dichiarazione congiunta, i due leader “accolgono con favore i progressi sulla trasformazione dei sistemi alimentari” fatti al Vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, tenutosi a Roma il 24-26 luglio. “Entrambe le parti si impegnano inoltre a coordinare ulteriormente la ricostruzione dell’Ucraina e riconoscono il ruolo che l’Italia svolgerà in questo sforzo, con la presidenza italiana del G7 nel 2024 e ospitando la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina nel 2025”.

L’AFRICA

“Gli Stati Uniti e l’Italia condividono l’intento di rafforzare le relazioni con l’Africa sulla base di un partenariato tra pari e rilevano l’importanza di mobilitare il settore privato, i nostri partner delle Nazioni Unite, le banche multilaterali di sviluppo e le istituzioni finanziarie internazionali a sostegno di questi sforzi”, si legge ancora. Nella dichiarazione i due Paesi rinnovano inoltre l’impegno a promuovere politiche efficaci di lotta al terrorismo nel quadro della coalizione contro l’Isis.

LA TUNISIA

“Gli Stati Uniti e l’Italia affermano il loro sostegno al popolo tunisino mentre la Tunisia deve affrontare continue sfide economiche e politiche. Gli Stati Uniti e l’Italia affermano inoltre il loro comune desiderio di una Tunisia prospera, sicura e democratica. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore la Conferenza su migrazione e sviluppo tenutasi il 23 luglio a Roma e l’istituzione del ‘Processo di Roma’ per promuovere partenariati tra i Paesi di origine, transito e destinazione della migrazione nella più ampia regione del Mediterraneo, in Medio Oriente e in Africa. In questo quadro, gli Stati Uniti prendono atto del ‘Piano Mattei’ del governo italiano per l’Africa”.

OBIETTIVO: DE-RISKING

“Gli Stati Uniti e l’Italia riconoscono che la resilienza economica richiede il derisking, la diversificazione e la riduzione delle dipendenze eccessive per costruire catene di approvvigionamento resilienti e sicure”, si legge. I due leader (Biden era accompagnato da diversi funzionari che lavorano sulla sicurezza nazionale e da Gina Raimondo, segretaria al Commercio) hanno sottolineato anche l’importanza di rafforzare la cooperazione economica transatlantica, anche attraverso il Consiglio per il commercio e la tecnologia tra Stati Uniti e Unione europea e il Consiglio per l’energia tra Stati Uniti e Unione Europea, “per migliorare la sicurezza, cooperare per garantire le forniture energetiche ed evitare la dipendenza dai combustibili fossili, continuare a garantire le forniture di minerali critici e garantire che le tecnologie lavorino a favore delle democrazie – e non contro di esse – e creino opportunità di crescita, occupazione e benessere pubblico”. Un ragionamento che si applica anche alle tecnologie emergenti.

I MINERALI E LE INFRASTRUTTURE

Gli Stati Uniti “accolgono con favore” la partecipazione italiana, annunciata a febbraio, alla Minerals Security Partnership, iniziativa lanciata a giugno dall’amministrazione statunitense per promuovere l’estrazione etica e rafforzare le partnership tra Paesi “amici” lungo le catene di approvvigionamento del settore. Inoltre, Washington ha accolto con favore anche l’intenzione di Roma di “entrare nel comitato direttivo di Blue Dot Network, un meccanismo lanciato nel 2019 per promuovere standard elevati negli investimenti pubblico-privati infrastrutturali nel mondo, anche nei Paesi in via di sviluppo. Tradotto: per fronteggiare l’espansionismo cinese.

LA LOTTA ALLE DROGHE SINTETICHE

L’Italia ha confermato che la sua presidenza del G7 sosterrà la Coalizione globale per affrontare la minaccia delle droghe sintetiche. L’impegno italiano si è recentemente materializzato durante sia l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la vice procuratrice generale statunitense Lisa Monaco e il segretario alla Sicurezza interna Alejandro Mayorkas, sia l’intervento alla videoconferenza di lancio della coalizione del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

SCIENZA E TECNOLOGICA

Come anticipato su Formiche.net, la cooperazione nel settore scienza e tecnologia è stata uno dei temi cruciali dell’incontro alla Casa Bianca. Biden e Meloni si sono impegnati a rafforzare la collaborazione bilaterale nella ricerca e nello sviluppo di scienza e tecnologia tenendo a mente i valori “di democrazia, equità, concorrenza leale, libertà di indagine, apertura, integrità della ricerca e trasparenza”. Ci sono prospettive di nuovi accordi per la ricerca dedicata ai semiconduttori e ai materiali avanzati. Inoltre, Stati Uniti e Italia si sono impegnati a rafforzare la cooperazione spaziale, anche attraverso la creazione di un “nuovo dialogo spaziale” per promuovere la cooperazione industriale con il sostegno dei governi.


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