Nei giorni scorsi il colosso privato del mattone cinese ha schivato per un soffio il default, rimborsando 23 milioni di dollari di interessi. Ma il debito in scadenza verso i creditori da qui a dodici mesi è di 15 miliardi. Una cifra astronomica che rende impossibile ogni salvataggio. Per questo l’azienda è fallita, anche se non si dice
L’estate del 2023 ha portato nuovi incubi nella testa dei cinesi, anche in quella di Xi Jinping. Tanto per cominciare, l’economia del Dragone è in fase di stallo, ma questa non è una novità. Secondo, le grandi aziende cinesi, private o statali che siano, stanno cadendo come birilli. Evergrande, anche se ufficialmente la parola default non viene ancora utilizzata, è tecnicamente fallita. E lo stesso vale per Country Garden, il più grande conglomerato immobiliare privato della Cina, avvitatosi su un debito divenuto ormai insostenibile.
E qui si arriva al punto. Nei giorni scorsi i mercati asiatici hanno brindato all’accordo tra Country Garden e alcuni creditori di un bond in scadenza lo scorso fine settimana, su cui l’azienda doveva pagare interessi per poco meno di 23 milioni di dollari. Un’intesa, arrivata in extremis, che di fatto ha permesso al colosso cinese di evitare il fallimento. Invece no, le cose non stanno proprio così e il motivo è presto spiegato. Tanto per cominciare, ci sono i conti. Country Garden ha sul groppone passività (dati al 30 giugno) per circa 187 miliardi di dollari alla fine di giugno, ma soprattutto una perdita di 7,1 miliardi riportata nel primo semestre del 2023. Cifra evidentemente lontane anni luce dall’ammontare rimborsato finora ai creditori. Ma c’è di più.
La società ha affermato che dovrà ripagare quasi 15 miliardi di dollari di debito entro i prossimi 12 mesi sotto forma di obbligazioni, note e prestiti bancari e di altro tipo. Si tratta di un esborso, anche se solo sulla carta, tecnicamente insostenibile per l’azienda, dal momento che solo procedendo a colpi di 22-23 milioni di interessi pagati al mese, non si arriverebbe a 300 milioni di dollari. Senza considerare che, come ha fatto notare il New York Times, gli asset in pancia a Country Garden valgono poco meno di 14 miliardi, uno in meno del debito esistente. Insomma, quello sui mercati è più un effetto emotivo che altro, la verità è che Caountry Garden non sta sulle sue gambe.
Il film è di quelli già visti. La stessa Evergrande, una volta considerata rivale di Country Garden per il titolo di miglior costruttore di case cinese, è andata in default sul suo debito alla fine del 2021 e ha continuato a ristrutturare il suo debito e a negoziare con i creditori per quasi due anni. Prima di dichiarare bancarotta il mese scorso.