Conto alla rovescia per il colonnello Walter Villadei, dell’Aeronautica militare italiana, che si prepara a partire per la Stazione spaziale internazionale a bordo della missione commerciale Axiom 3. Il lancio alle 22:15 (ora italiana) dal Kennedy Space Center, in Florida
Conto alla rovescia per il lancio della missione Ax-3 verso la Stazione spaziale internazionale che vedrà a bordo il colonnello dell’Aeronautica militare italiana Walter Villadei, una rappresentanza significativa del ruolo svolto dal nostro Paese per la missione. Alle 22:15 (ora italiana) la navetta Crew Dragon di Space X si staccherà dal Pad 39 del Kennedy Space Center, in Florida, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Insieme al colonnello Villadei, l’equipaggio è composto dal comandante Michael López-Alegría, ex astronauta della Nasa, e due specialisti di missione, il turco Alper Gezeravcie e lo svedese Marcus Wandt dell’Esa. Sarà possibile seguire il lancio in diretta dal sito dell’Agenzia spaziale italiana.
La partecipazione italiana
L’Italia, partecipa sia con il comparto industriale, sia con l’Aeronautica militare, e la presenza italiana nella missione, inizialmente proposta dal ministero della Difesa, rientra nel contesto della strategia nazionale delineata nel Memorandum d’intesa sottoscritto tra il governo italiano e Axiom Space il 19 maggio 2022, parte di una prospettiva più ampia relativa alla successiva presenza umana nell’orbita terrestre. Il colonnello Villadei, invece, agirà da pilota della missione e svolgerà un ruolo fondamentale durante le due settimane di permanenza a bordo della Iss, coordinando e partecipando a esperimenti scientifici promossi dal ministero della Difesa e dall’Asi, in collaborazione con centri di ricerca, università e aziende del territorio nazionale. L’Aeronautica militare condurrà attività di cruciale importanza quali il monitoraggio di oggetti spaziali, la valutazione dei rischi legati alla collisione con essi e studi accurati sugli effetti della microgravità sul corpo e sui comportamenti umani.
La missione
Il progetto è guidato dalla società texana Axiom, che ha ricevuto dalla Nasa l’incarico di realizzare una nuova stazione spaziale commerciale, che dovrà sostituire l’attuale stazione internazionale (Iss) dopo la sua dismissione. La nuova stazione commerciale, dunque, dovrà inizialmente essere realizzata a partire dalle strutture già esistenti della Iss, aggregando i nuovi moduli a quelli della stazione orbitante. Una volta raggiunta una certa autonomia dei nuovi sistemi, la stazione di Axiom si staccherà per operare autonomamente, quando, nel 2030, la vita della stazione spaziale internazionale giungerà al termine. La missione in partenza rappresenta, quindi, un importante passo, preliminare all’assemblaggio del nuovo segmento della stazione commerciale.
L’impatto sulla Space Economy
L’intensificarsi delle collaborazioni internazionali e le sinergie tra i vari attori del settore spaziale, dalle agenzie internazionali alle istituzioni, dai centri di ricerca al comparto industriale, permetteranno all’Italia di cavalcare la Space economy. Fondamentale la promozione di un nuovo modello di collaborazione tra il settore pubblico e privato per consentire alle imprese italiane di assumere un ruolo di primo piano in questo settore. L’obiettivo è anche quello di potenziare le competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello spazio.
Il ruolo dell’industria
La missione, inoltre, vede il decisivo apporto dell’industria spaziale italiana, con Thales Alenia Space Italia (joint venture tra Leonardo e Thales), che si occuperà di progettare, sviluppare, assemblare e testare la struttura primaria e il sistema di protezione da micro meteoriti e detriti sia per il Node one (AxN1) sia per il Modulo abitativo (AxH). Questi ultimi fanno parte dei primi due dei quattro moduli totali che, entro il 2025, saranno attaccati al Nodo 2 dell’Iss, anch’esso realizzato da Thales Alenia Space (come oltre il 50% del volume abitabile della Stazione).
La cucina italiana in orbita
Parte della missione servirà anche a portare il cibo italiano in orbita, come presentato nel corso di una conferenza tenuta nel contesto della Giornata nazionale dello spazio il 15 dicembre all’ambasciata d’Italia a Washington, di presentazione dell’Italian space food project, il programma che partirà insieme alla missione Axiom 3, che ha visto il colonnello Villadei mangiare cibo italiano durante le due settimane di quarantena pre-partenza, con menu preparati per l’occasione da Rana, e che raggiungerà anche l’orbita, grazie a prodotti creati ad hoc da Barilla. “Il nostro cibo arriverà nello spazio” aveva sottolineato in quell’occasione il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. L’ambasciatrice Mariangela Zappia aveva anche illustrato come il progetto Space food si inserisse “in una collaborazione di lunga data e molto ampia tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale e che l’Italia sta fornendo il suo contributo fondamentale in questo settore con creatività e innovazione”.