Per Patalano (King’s College), “il viaggio della presidente Meloni diventa un momento importante per consolidare il significato politico […], sia per i rapporti italo-giapponesi, sia per il ruolo dell’Italia in quanto Paese marittimo di rilievo in ambito europeo”. Roma avvia il G7 a Tokyo, tra Gcap e business
“Poche settimane fa, durante la Paris Naval Conference, la Marina Italiana ha ricordato che il gruppo aereo navale del Cavour visiterà Tokyo in occasione di una missione nell’Indo Pacifico”, inizia così una conversazione con Alessio Patalano, docente di War & Strategy in East Asia al King’s College di Londra, che ragiona con Formiche.net sul valore del viaggio (tra oggi, lunedì e martedì) in Giappone della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Patalano, direttore del King’s Japan Programme, sottolinea la Naval Diplomacy del Cavour perché “è una visita (che avevamo anticipato lo scorso anno su Decode39, ndr) senza precedenti a livello di importanza, con il viaggio della presidente Meloni che diventa quindi un momento importante per consolidare il significato politico della missione navale, sia per i rapporti italo-giapponesi, sia per il ruolo dell’Italia in quanto Paese marittimo di rilievo in ambito Europeo”.
Un ruolo che Roma rivendica anche con le attività navali all’interno dell’Oceano Indiano occidentale, condivise con l’India, o con le missioni come “Aspides”, quella europea per ristabilire la sicurezza lungo le rotte indo-mediterranee che collegano Europa e Asia — sicurezza saltata a causa degli attacchi condotti dagli Houthi, gruppo miliziano yemenita armato dall’Iran. La Marina prenderà il ruolo di Force Commander di Aspides, mentre guiderà contemporaneamente anche le attività di “Atalanta”, “Emasoh” e CTF153, come recentemente spiegato dal ministro della Difesa Guido Crosetto.
C’è, anche a livello operativo, un’analogia di interessi tra Roma e Tokyo (basta pensare che la CTF153 è una task force che fa parte delle Combined Maritime Forces operative nella regione indo-mediterranea di cui anche il Giapponeè parte. Ma non solo mare, anche lungo le rotte aeree impegni operativi e strategici uniscono la Penisola e l’Arcipelago: i due Paesi sono infatti insieme nel Global Combat Air Programm – il Gcap, condiviso con Londra.
“Sul piano bilaterale, per Roma e Tokyo, questa visita è dunque anche un’opportunità per confrontarsi sul percorso rispetto al ruolo della tecnologia e dell’innovazione nella difesa, per esempio sui rapporti bilaterali con il discorso Gcap, ma anche sul profilo e sul contributo politico di entrambi i Paesi alla guerra in Ucraina e le crisi del mondo contemporaneo, dal Medio Oriente a Taiwan”, aggiunge Patalano.
Il G7 italiano di quest’anno – la visita di Meloni è anche un simbolico passaggio di consegne con l’omologo Kishida Fumio, che ha guidato il gruppo nel 2023 – è iniziato in una fase molto caotica del contesto internazionale, “a dangerous world” scrive il Telegraph. Punto di contatto dei Paesi membri, cosiddetti “like-minded”, è infatti anche il ristabilire un ordine basato sulle regole davanti a una serie di attori revisionisti che stanno cercando di disarticolarlo quell’ordine, per plasmarne una versione alternativa – anche da offrire come modello al cosiddetto Global South, che punta al multi-allineamento.
Un punto di discussione significativo, sull’asse italo-giapponese per Patalano, dovrebbe riguardare “l’allargamento della densità dei rapporti istituzionali al fine di garantire un tessuto connettivo capace di traghettare questo rapporto a destinazione delle ambizioni degli ultimi mesi. Più diplomatici, più scambi di personale della Difesa, e opportunità di formazione e discussione reciproche essenziali per trasformare le promesse di programmi e iniziative di oggi nelle realtà operative di domani”.
Meloni arriverà in serata a Tokyo, lunedì ha in programma un incontro con presidenti e amministratori delegati dei grandi gruppi giapponesi con interessi in Italia, presso la residenza dell’ambasciatore Gianluigi Benedetti – particolare attenzione sarà riservata a Mitsubishi Heavy Industries, che insieme a Leonardo e all’inglese Bae Systems fa da perno del Gcap. Successivamente incontrerà Kishida al Palazzo Kantei (la sede del governo nipponico).