Il ministro per le Imprese e il made in Italy è atterrato al Cairo, a poco più di un mese dalla trasferta di Giorgia Meloni. 48 ore intrise di confronti con cinque esponenti del governo egiziano sui temi più strategici per l’Africa. Dall’Intelligenza Artificiale al digitale, passando per le materie critiche. Senza mai dimenticare il Piano Mattei
Una due giorni nel nome del Piano Mattei e del futuro dell’Africa. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, è in missione in Egitto, arrivato al Cairo per 48 ore durante le quali incontrerà ben cinque ministri del governo egiziano e presiederà due workshop di alto livello tra istituzioni e imprese dei due Paesi. Quali i temi? In testa ci sono le energie rinnovabili e il digitale, ambedue nell’ambito delle iniziative italiane del Piano Mattei. In particolare, nella giornata di oggi, il responsabile del Mimit ha incontrato il ministro delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, Amr Talaat, il ministro del Commercio e Industria, Ahmed Samirin e il ministro del Petrolio e delle Risorse Minerarie, Tarek el Molla.
Domani, invece, il focus sarà sul settore delle energie rinnovabili, con un incontro con il ministro dell’Elettricità e delle Energie rinnovabili, Mohamed Shaker. Nella stessa giornata, si terrà, come anticipato, un workshop sulle rinnovabili, con la partecipazione di agenzie e aziende di entrambi i Paesi, tra cui Ice, Sace, Cdp, Danieli, Prysmian, Terna, Cesi e la Fondazione RES4Africa. Ed è prevista inoltre la firma di un memorandum tra l’Agenzia spaziale italiana e quella egiziana. Infine, un workshop sul settore del digitale riunirà agenzie e aziende di entrambi i Paesi, tra cui Ice, Sace, Cdp e Infratel. Il senso della trasferta di Urso è stato dato dallo stesso Mimit, per il quale la missione “evidenzia l’importanza strategica dell’Egitto nel quadro della politica estera italiana ed europea, come testimoniato lo scorso 17 marzo dalla firma di accordi intergovernativi tra i due Paesi e dal lancio del Partenariato Ue-Egitto, alla presenza della presidente del consiglio, Giorgia Meloni“.
Nel merito dei primi incontri egiziani, quelli con Talaat, i temi al centro hanno spaziato dalla collaborazione economica nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa e lo sviluppo del settore dell’economia digitale, in particolare attraverso la realizzazione di un hub sull’intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile nel continente africano. “Tra le grandi aree del Piano, attribuiamo molta importanza alla doppia transizione green e digitale, su cui pensiamo che possa consolidarsi una collaborazione con l’Egitto che possa giovare all’intera area”, ha chiarito Urso. Proprio sul settore dell’economia digitale, hanno specificato dal dicastero di Via Veneto, i ministri si sono soffermati sul progetto relativo alla realizzazione di un AI Hub per lo sviluppo sostenibile in Africa. “Lo scopo è realizzare progetti concreti che consentano l’accesso alla capacità di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale, potenziando le infrastrutture locali e supportando lo sviluppo delle competenze”.
I ministri hanno inoltre approfondito la cooperazione tra i due Paesi nella connettività e, in particolare, riguardo i cavi dati sottomarini. L’Egitto, infatti, ospita il 90% dei cavi dati Est/Ovest, che collegano il Mediterraneo al Mar Rosso, e sta investendo massicciamente nell’espansione della rete, rendendolo un partner strategico per l’Italia nell’economia digitale nell’ambito dell’attuazione del Piano Mattei per l’Africa. Anche qui il ministro italiano ha dato la cifra del confronto con il governo egiziano. “Siamo entrambi al centro del Mediterraneo e all’incrocio di tre continenti, posizionati per svolgere un ruolo chiave nella connettività est-ovest tra Europa, Africa e Asia. L’Italia, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nell’Egitto un partner fondamentale per lo sviluppo dell’intera area”.
Ma, come detto, ci sono stati altri due incontri nel corso della giornata. Relativamente ai faccia a faccia con Samiri ed el Molla, “nel contesto di rinnovato rilancio delle relazioni bilaterali tra i Paesi, il ministro Urso ha posto l’attenzione sulle sinergie relative al settore minerario e delle materie prime critiche. Sul tema, in piena coerenza con il rinnovato contesto legislativo europeo e italiano volto al raggiungimento dell’autonomia strategica e industriale, il ministro ha raccolto la piena disponibilità del governo egiziano a stipulare accordi bilaterali riguardanti la cooperazione sia nell’estrazione delle materie prime critiche in Egitto, sia nella prima fase della lavorazione in loco, assicurando ritorni concreti in termini di investimenti e occupazione”, si legge in una nota del Mimit.
A tale scopo, si procederà con un serrato piano di azione che possa portare concreti benefici a entrambi i Paesi. Le delegazioni ministeriali dei due Paesi procederanno a organizzare nelle prossime settimane un workshop bilaterale, che coinvolgerà istituzioni, agenzie e aziende impegnate nel settore. Nel corso delle riunioni, infine, Urso ha ricordato come l’Egitto sia tra i Paesi pilota per i quali il governo italiano intende valorizzare il proprio modello imprenditoriale, particolarmente focalizzato allo sviluppo delle piccole e medie imprese, attraverso la realizzazione di progetti già in essere e in cui l’alta specializzazione italiana può fare la differenza.