Per l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale il leader russo si dimostra fiducioso per gli sviluppi del conflitto in Ucraina e non solo. E mentre le truppe russe avanzano, gli ucraini iniziano l’arruolamento dei prigionieri per sopperire alla mancanza di personale
“Andiamo avanti facendo affidamento sulle nostre tradizioni secolari e siamo fiduciosi che insieme garantiremo un futuro libero e sicuro alla Russia”. Le parole del Presidente russo Vladimir Putin, che ha appena inaugurato il suo quinto mandato in carica, risuonano di ottimismo. Dal suo scranno sulla Piazza Rossa, dove si trova per celebrare l’anniversario della vittoria sulla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, il leader del Cremlino ha rivolto i propri auguri alle truppe impegnate in Ucraina (alcune delle quali hanno preso parte alla tradizionale parata militare), e ha accusato l’Occidente di “alimentare i conflitti regionali, le lotte inter-etniche e inter-religiose e di cercare di contenere i centri sovrani e indipendenti dello sviluppo globale”, aggiungendo che la Russia farà di tutto per evitare un confronto globale ma che non accetterà minacce di sorta, e sottolineando che le sue forze strategiche siano “pronte al combattimento” in un nuovo impiego della retorica nucleare.
L’ottimismo di Putin trova riscontro nelle novità che arrivano dal fronte, dove le forze armate di Mosca avanzano. Lentamente, ma avanzano. Con le sue ingenti concentrazioni di truppe, la Russia è in vantaggio nei rapporti force-on-force and force-to-terrain sulle difese ucraine. Questo vantaggio, assieme alle sue superiori capacità di fuoco d’artiglieria, potrebbe permettere alle forze russe di sfondare le linee avversarie in diversi settori del fronte. “Nell’ultima settimana, le posizioni ucraine nei pressi di Ocheretyne e Chasiv Yar (che i russi si erano ripromessi di occupare in tempo per l’anniversario odierno ndr) hanno continuato a deteriorarsi. Le prove suggeriscono che le formazioni da combattimento russe sono avanzate su queste città, conducendo contemporaneamente combattimenti posizionali in direzione di Siversk”, nota Can Kasapoğlu, nonresident senior fellow dell’Hudson Institute, il quale suggerisce anche che “gli attuali sviluppi sul campo di battaglia suggeriscono che le forze russe potrebbero presto spingere per conquistare città importanti del calibro di Kharkiv e Sumy, come preludio a un’offensiva più ampia che probabilmente inizierà quest’estate”.
Per resistere alle pressioni offensive avversarie, le forze di Kyiv hanno bisogno di munizioni e di personale. Nel primo caso, l’approvazione del pacchetto di aiuti da parte del Congresso statunitense rappresenta un passo importante ma non sufficiente, sia per quantità che per tempistiche. Stessa cosa dicasi per i progressi registrati in sede europea sull’utilizzo degli asset russi congelati. Secondo Mark T. Kimmitt, generale di brigata dell’esercito americano in pensione ed ex-assistente del Segretario di Stato americano per gli affari politico-militari, l’amministrazione statunitense e i suoi alleati dovrebbero allentare le regole di ingaggio restrittive che hanno imposto alle attrezzature fornite dall’Occidente, consentendo all’Ucraina di utilizzare tali attrezzature al massimo delle loro potenzialità, sulla scia di quanto già fatto da Londra, per superare le dinamiche di autodeterrenza che i partner euroatlantici si sono de facto autoimposti; inoltre, gli Stati Uniti dovrebbero attingere direttamente alle scorte militari tenute da parte per ulteriori situazioni d’emergenza, suggerendo che il loro impiego per evitare un collasso dell’Ucraina permetterebbe di prevenire (almeno in parte) il verificarsi di simili contingenze.
Riguardo alla questione del personale, per far fronte ad una carenza sempre più stringente l’Ucraina ha deciso di aprire all’arruolamento di determinate tipologie di condannati, offrendo loro una diminuzione o una cancellazione della pena in cambio del loro servizio al fronte. Tuttavia, come fa notare il Financial Times, questa iniziativa permetterebbe di arruolare solo una frazione delle centinaia di migliaia di soldati freschi di cui l’Ucraina dice di aver bisogno quest’anno per contenere l’avanzata delle forze di Mosca.