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Dal Mediterraneo al Mar Caspio, Roma e Baku rafforzano le intese

Crosetto e Cirielli ricevuti dal Presidente della Repubblica, Ilham Aliyev: occasione non solo per cementare le intese geopolitiche in un quadrante altamente strategico per gli interessi italiani, ma anche per programmare la Cop29 che verrà ospitata da Baku. Non sfugge che lungo i 4.500 chilometri che separano l’Italia dall’Azerbaigian operino Paesi come Georgia, Turchia, Bulgaria, Grecia, Albania, che si trovano a cavallo tra due quadranti strategici come quello euromediterraneo e caucasico

Non solo eccellenti relazioni bilaterali che sull’asse Roma-Baku proseguono con costanza, ma la consapevolezza che l’energia (Tap) da un lato e il green (Cop29) dall’altro sono due temi di straordinaria rilevanza, che vedono l’Azerbaigian in prima fila nei rapporti con l’area euromediterranea, in primis con l’Italia. Convinzioni che il ministro della difesa Guido Crosetto e il viceministro degli esteri Edmondo Cirielli hanno ribadito a Baku, incontrando il Presidente della Repubblica, Ilham Aliyev.

Qui Baku

Perché il partenariato italo-azero assume sempre più le sembianze di un dialogo strutturato? In primis per il valore aggiunto che il gasdotto Tap ha dato alla sussistenza energetica italiana ed europea, senza del quale dopo la crisi in Ucraina il vecchio continente avrebbe faticato non poco nel raggiungere una piena e definita diversificazione dell’approvvigionamento energetico. Un passaggio che spesso viene posto in secondo piano, anche con riferimento al raddoppio del Tap e a tutto l’insieme delle relazioni diplomatiche sorte attorno al gas che stanno caratterizzando il governo Aliyev: Baku potrebbe presto trasportare idrogeno lungo il Southern Gas Corridor (SGC), il sistema di condotte costituito dai 3 rami (South Caucasus Pipeline, Trans-Anatolian Pipeline, e Tap).

In secondo luogo il Paese è strategico, a causa della maggiore popolazione nel Caucaso meridionale, dell’economia in più rapida crescita al mondo. Infine Roma è il primo partner commerciale di Baku in Europa e nel Paese c’è una crescente richiesta di Italia. Tutti elementi che ne accrescono il peso specifico geopolitico.

Dal Mediterraneo al Mar Caspio

Cirielli ha messo l’accento sulle “eccellenti relazioni bilaterali e la forte amicizia che lega i nostri Paesi, sottolineando l’importanza attribuita dall’Italia al partenariato strategico con Baku, che si vuole continuare a rafforzare in ogni settore”, mettendo in risalto l’opportunità che le aziende italiane hanno nel Paese. Il ruolo dell’Azerbaigian è fondamentale nella regione Euroasiatica, ha osservato il ministro Crosetto, aggiungendo che è condivisa la volontà di lavorare assieme per la stabilità e sicurezza dell’area, dopo aver incontrato l’omologo azero, il generale Zakir Hasanov.

A ciò si aggiungono un serie di elementi significativi, come il contratto siglato tra Ansaldo Energia e il maggiore produttore di energia elettrica della Repubblica dell’Azerbaigian, Azerenerji, l’avvio dello sviluppo e dell’ammodernamento dello stabilimento grazie a quattro turbine a gas AE94.3A, per un valore di oltre 160 milioni di euro. Lo scorso anno inoltre Leonardo ha siglato un contratto per dotare di alcuni C-27J l’areonautica di Baku, all’interno di un più ampio programma di ammodernamento delle forze armate azere, con la tecnologia italiana in primo piano.

Non sfugge che lungo i 4.500 chilometri che separano l’Italia dall’Azerbaigian operino Paesi come Georgia, Turchia, Bulgaria, Grecia, Albania, sensibilmente presenti nel paniere dei nuovi e vecchi partner di Roma, ma soprattutto soggetti che si trovano de facto a cavallo tra due quadranti assolutamente strategici come quello euromediterraneo e quello caucasico.

G7 water & Cop29

Oltre al gas, dunque, c’è un elemento molto prezioso che si chiama acqua e che vede in prima fila l’Italia con la presidenza del G7 e l’Azerbaigian come prossimo Paese che ospiterà in autunno la Cop29. Se ne è discusso oggi a Roma in occasione del primo vertice della “G7 Water Coalition”, ovvero l’assise del gruppo dei Sette che ha come obiettivo l’individuazione di strategie e progetti per affrontare la crisi idrica globale. Presenti il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il viceministro Vannia Gava e tutte le delegazioni dei ministeri dell’Ambiente dei membri G7. La riunione italiana segue di fatto l’indirizzo manifestatosi dopo il G7 sul Clima, l’Energia e l’Ambiente, tenuto nella Reggia di Venaria lo scorso aprile, dove i ministri si sono accordati per istituire una Coalizione sull’acqua.

Il gancio con Baku si ritrova alla voce Cop29 sui cambiamenti climatici, appuntamento che metterà in evidenza i cosiddetti corpi idrici strategici. A testimoniare la valenza della riunione di oggi c’è anche la presenza dell’ambasciatore dell’Azerbaijan in Italia, Rashad Aslanov, che proprio da queste colonne tempo fa aveva sottolineato l’importanza geopolitica di un filo che lega Asia centrale, Azerbaigian, Italia.

@FDepalo



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