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Record e insuccessi. La Cina traccia il bilancio spaziale del 2024

Nonostante il fallimento del razzo commerciale Kinetica-1, la Cina ha chiuso il 2024 con un nuovo record di 68 lanci spaziali, consolidando la sua posizione nel settore. Tuttavia, il bilancio delude le aspettative di inizio anno, con ritardi tecnologici e una dipendenza da razzi tradizionali che evidenziano la necessità di innovazione e nuove infrastrutture

La Cina ha registrato un nuovo record di lanci spaziali in un anno, nonostante un insuccesso finale che ha rovinato l’arrivo al traguardo. Il razzo commerciale Kinetica-1 (Lijian-1), un vettore a propellente solido, ha infatti fallito il suo ultimo lancio nella serata del 26 dicembre, segnando la seconda battuta d’arresto per i razzi cinesi nel 2024. Decollato dal sito di Dongfeng presso il Jiuquan Satellite Launch Center, un’area dedicata all’innovazione nel settore spaziale commerciale. Dopo alcune ore dal lancio, l’operatore Cas Space, una spin-off dell’Accademia cinese delle scienze (Cas), ha confermato il fallimento. “Possiamo confermare che i primi due stadi hanno funzionato correttamente. Il terzo stadio, tuttavia, ha perso l’assetto tre secondi dopo l’accensione, attivando il meccanismo di autodistruzione”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato, aggiungendo che sono in corso indagini sulle cause dell’anomalia.

Il contesto e il record

Il razzo trasportava un numero non dichiarato di satelliti. Il fallimento segna la prima perdita per il razzo Kinetica-1, che aveva completato con successo cinque missioni precedenti, l’ultima a novembre. Cas Space prevede comunque di avanzare nello sviluppo dei propri razzi, con il primo lancio del vettore Kinetica-2, a propellente liquido, pianificato per la seconda metà del 2025. Con questo tentativo, la Cina ha raggiunto i 68 lanci spaziali nel 2024, superando il precedente record nazionale di 67 missioni del 2023. Tuttavia, il conteggio include due fallimenti, entrambi legati a razzi commerciali a propellente solido: il Kinetica-1 e l’Hyperbola-1 di iSpace, fallito a luglio.

Cina, Stati Uniti e Russia a confronto

Nonostante il nuovo record, la Cina rimane seconda nel numero totale di lanci spaziali dietro agli Stati Uniti, che nel 2024 hanno superato le 150 missioni, incluse quelle di Rocket Lab dalla Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti, guidati dalle operazioni di SpaceX con il Falcon 9, dominano il settore, mentre il declino russo, in calo costante negli ultimi anni, è evidente: dai 25 lanci del 2021 ai 22 del 2022, ai 19 del 2023, la Russia ha totalizzato quest’anno solo 17 lanci.

Il settore spaziale cinese tra successi e criticità

La Cina non ha raggiunto le cento missioni previste all’inizio dell’anno dall’Agenzia spaziale cinese (Casc), che aveva ipotizzato circa settanta lanci di razzi statali e trenta di attori commerciali. La mancanza di trasparenza sui piani di lancio di Casc rende difficile analizzare le cause del rallentamento, ma si evidenziano colli di bottiglia nell’accesso alle strutture di lancio. Per affrontare il problema, la Cina sta sviluppando nuove aree di lancio commerciale a Wenchang e Jiuquan, oltre a missioni dal mare. Malgrado i progressi, il settore cinese appare ancora legato a tecnologie tradizionali. Quasi la metà dei lanci (32) ha impiegato i razzi della serie Lunga Marcia 2, 3 e 4, mentre altri 17 hanno utilizzato razzi leggeri a propellente solido come Ceres-1, Kinetica-1, Kuaizhou-1 e Hyperbola-1.

Le missioni più rilevanti

Il 2024 ha visto il debutto di nuovi vettori come il razzo solido Gravity-1 di Orienspace, lo Zhuque-2E a metano e ossigeno liquido di Landspace, e il razzo Lunga Marcia 6C del Casc. Tuttavia, il comparto ha sofferto alcuni eventi critici, tra cui episodi di frammentazione nello stadio superiore del Lunga Marcia 6A. Nonostante le sfide, la Cina ha raggiunto un record di oltre 260 satelliti lanciati in orbita, superando i 221 del 2023. Questo è stato possibile grazie ai primi lanci per le megacostellazioni Qianfan e Guowang, destinate a spingere ulteriormente l’attività spaziale cinese nei prossimi anni.


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