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Satelliti e programma Artemis. Il Comint chiude il 2024 spaziale italiano

L’Italia conferma le sue ambizioni nel settore spaziale con investimenti e nuove linee guida approvate dal Comitato interministeriale per le politiche spaziali (Comint). Tra i progetti di punta, lo stanziamento di 130 milioni di euro per il programma Nasa Artemis e lo studio per una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa

Nell’ultima riunione dell’anno, il Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint), presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha delineato il futuro delle politiche spaziali e aerospaziali italiane. All’incontro ha partecipato anche il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Teodoro Valente, confermando l’impegno del governo nel rafforzare il ruolo del Paese nel settore. Le linee di indirizzo approvate dal Comint mirano a promuovere una forte collaborazione tra pubblico e privato, con un focus specifico sul supporto alle piccole e medie imprese, alle startup e ai grandi player del settore. Tra gli obiettivi principali spicca l’integrazione con tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la robotica, per consolidare la leadership italiana nelle filiere strategiche europee e internazionali. “L’Italia è protagonista a livello globale grazie anche all’attenzione posta dall’esecutivo al settore,” ha dichiarato il presidente Valente. “Le decisioni prese durante il Comint definiscono nuove e importanti attività sotto la guida dell’Asi, rafforzando il ruolo del Paese nel panorama spaziale”.

Artemis e il ruolo dell’industria italiana

Uno dei punti chiave delle decisioni del Comint riguarda lo stanziamento di 130 milioni di euro come quota italiana al programma Nasa Artemis “Moon to Mars”. Il finanziamento sosterrà le attività fino alla Fase B per la realizzazione del Lunar Surface Multi Purpose Habitation Module, un modulo abitativo destinato alle future missioni lunari. L’Asi guiderà il progetto, coinvolgendo eccellenze industriali italiane come Thales Alenia Space Italia, con sede a Torino. Questo investimento non solo rafforza le storiche collaborazioni tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale, ma conferma anche la capacità dell’industria italiana di sviluppare tecnologie all’avanguardia nel campo dei moduli abitativi per l’esplorazione spaziale.

Verso una costellazione satellitare nazionale

Il Comint ha inoltre affidato all’Asi lo studio per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa, in linea con quanto previsto dal Ddl Spazio approvato lo scorso giugno. L’infrastruttura, definita strategica, ha l’obiettivo di garantire la sovranità tecnologica del Paese e offrire nuovi servizi in settori come comunicazione, navigazione e sicurezza. “Il 2024 è stato un anno di grandi risultati che consolidano il nostro ruolo di leader internazionale. Ora ci attende un 2025 ricco di lavoro e prospettive positive”, ha concluso Valente. Le scelte operate durante l’ultimo Comint rappresentano un ulteriore passo avanti per l’Italia nel rafforzare la sua posizione nello spazio, sia in ambito europeo che globale. Con l’attenzione puntata sul futuro, il Paese si prepara a nuove sfide e opportunità per mantenere alta la bandiera tricolore tra le stelle.

 


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