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Pathfinder Hawk fotografa Roma. Il primo scatto della costellazione Iride

Il satellite precursore della costellazione Iride, Pathfinder Hawk, ha catturato la sua prima immagine, svelata durante la riunione del Comint presieduta dal ministro Adolfo Urso. Un traguardo chiave per un progetto strategico che, con il supporto dell’Esa e dell’Asi, punta a diventare operativo entro il 2026, contribuendo alla sicurezza nazionale e alla transizione ecologica e digitale

L’Italia rafforza il proprio ruolo di protagonista nello scenario spaziale internazionale, puntando su un sistema satellitare avanzato in grado di rispondere alle sfide tecnologiche e strategiche del futuro. È l’obiettivo del programma “Iride”, la costellazione di minisatelliti per l’osservazione della Terra, che ha conseguito un importante risultato con le prime immagini catturate dal satellite “Pathfinder Hawk” svelate nel corso della riunione del Comitato Interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali (Comint), presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata in materia di coordinamento delle politiche relative ai programmi spaziali, Adolfo Urso. Lo scatto, che ritrae la città di Roma, rappresenta un traguardo significativo per il programma, che sarà pienamente operativa entro giugno 2026.

Irid” è una delle iniziative più ambiziose dell’Italia nel settore spaziale. Finanziato dal governo con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è coordinato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Durante il Comint, è stato deliberato il rinnovo della convenzione con l’Esa per proseguire le attività connesse al programma, confermando l’impegno istituzionale verso lo sviluppo delle tecnologie spaziali nazionali.

“Pathfinder Hawk”, precursore di una delle sei sotto-costellazioni previste da “Iride”, è stato realizzato dall’azienda italiana Argotec, recentemente visitata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro Urso. Il microsatellite è stato lanciato lo scorso gennaio dalla base spaziale di Vandenberg, in California, grazie a un razzo Falcon 9 di SpaceX. Questo strumento rappresenta un prototipo per i sei satelliti che costituiranno la costellazione Hawk, una delle componenti chiave del sistema Iride.

La costellazione Iride sarà composta da circa quaranta satelliti con tecnologie radar, ottiche, iperspettrali e multispettrali, progettati per l’osservazione della Terra. L’iniziativa, che rientra nel programma europeo NextGenerationEU, si pone l’obiettivo di supportare la transizione ecologica e digitale, fornendo dati cruciali per il monitoraggio ambientale, la gestione delle emergenze e la sicurezza nazionale.

Pathfinder Hawk, in particolare, ha una risoluzione al suolo di soli tre metri e testerà le tecnologie e i sistemi destinati ai futuri satelliti Hawk. La costellazione sarà operativa entro il 2026, con il lancio di altri nove satelliti entro la fine del 2025 e ulteriori quindici nel corso dell’anno successivo.

Durante la riunione del Comint, sono stati presentati anche i primi risultati dello studio di fattibilità commissionato all’Asi per la realizzazione di una nuova costellazione satellitare in orbita bassa, conforme agli obiettivi delineati dal Ddl Spazio. Il comitato ha dato mandato all’Asi di avviare la seconda fase dello studio, coinvolgendo attivamente le aziende italiane del comparto aerospaziale e le amministrazioni interessate.


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