Starlink e OneWeb sono entrambe costellazioni satellitari avanzate, ma, al netto delle loro differenze tecniche, come l’orbita e le tecnologie dei satelliti, entrambe sono servizi privati offerti sul mercato. La possibilità che il servizio di Starlink possa essere interrotto a piacimento da Elon Musk è tra i principali temi del dibattito attuale, ma anche OneWeb rimarrebbe sotto il controllo del rispettivo proprietario
La risposta facile alla domanda “Starlink e Eutelsat sono uguali?” è “no”. Tuttavia, le risposte semplici spesso possono essere fuorvianti. Negli ultimi giorni il tema è saltato alla ribalta della cronaca seguendo più la polemica che l’analisi dei differenti sistemi che potrebbero fornire al nostro Paese e all’Europa le telecomunicazioni satellitari del futuro. Sicuramente la linea più assertiva adottata dagli Stati Uniti, Elon Musk incluso, sugli aiuti da destinare all’Ucraina ha sollevato qualche preoccupazione da questa parte dell’oceano sull’affidabilità del sistema Starlink, facendo ipotizzare invece il ricorso alla costellazione OneWeb della società francese Eutelsat. Tuttavia, sebbene i due sistemi siano entrambi dedicati alle comunicazioni via satellite, ci sono profonde differenze tecniche da valutare quando messe a comparazione le due costellazioni.
A partire dai numeri. Starlink ha attualmente in orbita oltre settemila apparecchi. OneWeb appena 640. Una differenza di un intero ordine di grandezza, ma che ancora consente alla costellazione francese una adeguata copertura e una assicurazione di ridondanza. I numeri del sistema francese, del resto, sfigurano solo di fronte alla proliferazione spaziale tipica delle iniziative di Musk, ma sono di tutto rispetto se confrontati con costellazioni più tradizionali. I settemila di SpaceX, inoltre, sono posti a quote più basse rispetto ai competitor di Eutelsat. I primi si trovano a cinquecento chilometri di altezza, mentre i secondi a più di 1.200 chilometri. La maggiore lontananza di OneWeb si traduce in una latenza maggiore, e quindi tempi di attesa più lunghi per la trasmissione dei dati.
Differenza più significativa è quella relativa alla connessione interna tra i satelliti dei due sistemi. Starlink è infatti dotata della tecnologia Laser inter-satellite links, un sistema che mette in comunicazione tra loro i vari satelliti che compongono la costellazione. Un’informazione caricata da Terra verso uno degli apparecchi di Starlink viene immediatamente distribuita tra i vari nodi della rete, e poi riportata al ricevitore finale. OneWeb, invece, non è dotata di questa tecnologia, richiedendo la presenza di ripetitori a terra che integrino gli scambi tra il punto di partenza dell’informazione e il punto di arrivo.
Altra differenza, più visibile, è la dimensione dei terminali a Terra dei due sistemi, con quello di OneWeb decisamente più grande di quello di Starlink. Non si tratta di una differenza qualitativa, ma sottolinea la diversità di concezione con cui i due sistemi sono stati realizzati. OneWeb, infatti, è stata pensata per portare la connettività avendo in mente utenze stanziali, o molto poco mobili. Quando Musk ha realizzato Stralink aveva in mente una connettività che potesse andare sulle sue automobili o sui cellulari, dispositivi piccoli e molto mobili. Una capacità che diventa cruciale quando si tratta di mezzi militari o di unità di prima linea, come ha dimostrato la guerra in Ucraina.
Infine, c’è da mettere sui piatti della bilancia anche il sistema con cui sono prodotti i singoli satelliti della costellazione. Da una parte, il modello di Eutelsat è quello classico, con contratti siglati con fornitori, integratori, e così via. Starlink si fa tutto in casa, a costi molto ridotti, contando anche sulla capacità di mescolare le tecnologie provenienti dalle diverse realtà industriali nate dall’imprenditore sudafricano, tra Tesla e le altre realtà di SpaceX. Riducendo di molto i costi e la velocità di produzione (circa cinquanta satelliti a settimana).
Al netto di tutto, quindi, le due costellazioni offrono lo stesso servizio, con delle leggere differenze di prestazioni che, se messe in conto, possono anche essere soprassedute nel momento in cui dovessero sorgere necessità più pressanti. Certo, resta da segnalare che entrambe sono soluzioni offerte dal mercato da privati. Se le preoccupazioni legate a Starlink derivano dalla possibilità (a dire il vero talvolta ventilata da Musk stesso) di poter chiudere il servizio a suo piacimento, c’è da dire che questo discorso varrebbe anche per Eutelsat e la sua OneWeb. Un servizio offerto da un privato tanto quanto quello di SpaceX.