Skip to main content

Italia e Cina possono avere buone relazioni, senza legami politici. Parla Maffoni (FdI)

cina

Nel giorno della visita a Roma del ministro degli Esteri cinese Wang Yi il senatore bresciano di FdI commenta su Formiche.net: “La via della seta? Non serve per dialogare con Pechino. Roma e Taipei? Rafforzeranno i legami, anche per includere Taiwan nelle organizzazioni internazionali”

 

Il senatore Giampietro Maffoni non ha dubbi. L’Italia deve dialogare con tutti i soggetti, anche per investire nella sua nuova dimensione “globale” come frutto delle politiche meloniane, di contro è consapevole dei rischi e delle opportunità che ha e avrà di fronte quando si parla di Cina e Taiwan. Oggi è in visita in Italia in occasione del “Comitato Intergovernativo” il ministro degli esteri cinese Wang Yi. A che punto è l’impegno comune nell’intensificare e soprattutto riequilibrare gli scambi commerciali?

Il governo ha inteso rafforzare la cooperazione con la Cina sotto le due direttrici di marcia che lei ha citato: quindi da un lato puntare ad ottenere numeri più consistenti rispetto al passato e, dall’altro, farlo con un piglio che non penda solo da un lato. Le nostre pmi possono ben sfruttare le opportunità che si presentano a quelle latitudini in un’ottica generale legata agli sforzi che l’esecutivo sta ponendo in essere da tre anni al fine di migliorare i numeri del nostro export. Più volte il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ripetuto che si possono avere buone relazioni con la Cina senza per questo firmare per la Via della Seta.

Pochi giorni fa lei ha fatto parte della delegazione italiana in visita a Taiwan, guidata dal senatore Adriano Paroli (Forza Italia), che è stata la più numerosa degli ultimi anni. Quale la posizione dell’Italia nella competizione tra potenze?

Si è trattato di una proficua missione che ha permesso a noi di conoscere meglio la realtà locale e a loro di maturare una nuova consapevolezza: Roma può essere molto preziosa per Taipei, sia da un punto di vista politico che commerciale. Da sempre siamo al fianco di chi chiede diritti. Il nostro obiettivo è lavorare per preservare lo status quo e, di conseguenza, fare di tutto per includere Taiwan nelle organizzazioni internazionali.

Come è noto, l’Italia utilizza tutti gli strumenti ad hoc per tutelare il nostro Paese, di contro con la Cina, così come con altri player internazionali, si deve avere un dialogo. Come fare sintesi?

Il golden power è una precisa prerogativa non solo del nostro governo, ma credo di qualunque esecutivo che abbia a cuore gli interessi nazionali. E comunque rappresenta un punto di partenza oggettivo. Non mancano gli esempi, in tal senso. Ma è pur vero, così come ribadito più volte dal premier, che la strategia di un dialogo allargato è particolarmente vincente per l’Italia, dal momento che siamo una Nazione capace sia di creare nuove e produttive relazioni, sia di essere di aiuto nei settori di crisi. Per cui la sintesi la farà il presidente del Consiglio, che da tre anni si è distinta sullo scenario internazionale per pragmatismo e per una spiccata capacità di tessere relazioni. La prefazione al suo libro da parte del premier indiano Modi lo dimostra ulteriormente.

Oggi si celebra la festa nazionale taiwanese: lo scorso 19 settembre è stato in visita a Roma il ministro degli Esteri di Taipei, Lin Chia-lung. Come intensificare le relazioni con Taiwan?

Il ministro degli Esteri di Taiwan nell’occasione ha inaugurato a Roma la nuova sede dell’Ufficio di rappresentanza e ha incontrato numerosi parlamentari italiani. L’incontro ha segnato inequivocabilmente dei rapporti in crescita e si è collocato all’interno del tour europeo del capo della diplomazia taiwanese, incentrato sulla promozione del programma culturale chiamato “Taiwan Culture in Europe 2025”. L’Italia può offrire know how di alto livello in settori come design, innovazione e industria, mentre Taiwan eccelle in tecnologia, energie verdi e manifattura. Un punto in comune davvero significativo per poter aprire una stagione del tutto nuova tra le nostre due Nazioni.

 


×

Iscriviti alla newsletter