Secondo i dati Istat del 2017, il 5% delle famiglie italiane è in ritardo nei pagamenti delle bollette energetiche e secondo una ricerca di Bankitalia (2017) circa 3 milioni di consumatori sono in “povertà energetica”. Sono questi alcuni dati emersi al convegno “Più energia per crescere. Le sfide e scenari della povertà energetica in Italia e Europa”, organizzato alla Camera dei Deputati nei giorni scorsi da Acquirente Unico e Globe Italia, Associazione Nazionale per il Clima.
Secondo Andrea Péruzy, presidente e ad di Acquirente Unico, “la povertà energetica è in crescita. Il bonus energia è uno degli strumenti utili a contrastare il fenomeno, ma molti degli aventi diritto non ne usufruiscono per procedure burocratiche complesse o perché non dispongono di una connessione internet o non hanno un’educazione digitale adeguata. Una soluzione potrebbe essere quella di rendere automatico il bonus attraverso il Sistema informativo integrato, la banca dati gestita da Au. Una soluzione che non solo aumenterebbe la platea degli aventi diritto, ma che darebbe anche un segnale importante al Paese, visti gli sforzi che questo governo sta compiendo sul tema dell’inclusione sociale”.
Tra i compiti affidati ad Acquirente Unico, società pubblica che opera sulla base delle direttive del ministero dello Sviluppo Economico, vi è quello di acquistare elettricità per le famiglie e le piccole e medie imprese rimaste nel mercato tutelato (oltre 24 milioni di utenti, di cui 20 milioni domestici), che non hanno ancora scelto il loro fornitore sul mercato libero. Gestisce lo “Sportello per il consumatore”, per conto dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), per informare gli utenti sui propri diritti nei mercati dell’energia e supportarli, gratuitamente, nella risoluzione delle controversie con i propri fornitori.
Secondo i dati dell’Eu Energy poverty observatory, l’Italia riporta dati insoddisfacenti in molti degli indicatori utilizzati per il monitoraggio della povertà energetica, come, ad esempio, per quanto riguarda la capacità delle famiglie di non poter riscaldare in modo adeguato la propria abitazione (oltre il 15%, secondo l’Istat).
“La povertà energetica sta diventando un problema serio nel nostro Paese – ha sottolineato Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS – con impatti negativi sulla salute e il benessere dei cittadini. Per affrontarlo, oltre a migliorare il sistema degli incentivi e le procedure per utilizzarli, è necessario adottare un approccio integrato, come suggerisce l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con un maggior coordinamento delle varie politiche, al fine di garantire una più alta qualità della vita per le fasce più deboli”.
“L’importante è far incontrare e confrontare gli attori del mercato dell’energia – ha aggiunto Matteo Favero, presidente di Globe Italia – decisori, imprese e regolatori per promuovere sostenibilità, innovazione e buone pratiche”.
Il prossimo appuntamento, le “Giornate dell’Energia di Trevi”, che si terranno nella cittadina umbra i prossimi 16 e 17 novembre.