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Il finanziamento di Soros? Ne siamo fieri. La versione di Falasca (+Europa)

“Tenetevi gli usurai”, ha tuonato Giorgia Meloni, alla notizia apparsa in rete del finanziamento di 200.000 euro ricevuto da +Europa da parte del finanziere George Soros e di sua moglie. La scelta del magnate ungherese naturalizzato americano – anticipata da Wall Street Italia in questo articolo – è stato direttamente il movimento fondato da Emma Bonino, con un post su Facebook del segretario nazionale Benedetto Della Vedova e dell’amministratrice Silvja Manzi, che hanno ringraziato Soros e sua moglie.

Formiche.net ha raggiunto telefonicamente Piercamillo Falasca, componente della segreteria di +Europa, per un commento sulle polemiche suscitate dall’annuncio. “Siamo finanziati da Soros? Sì, lo comunichiamo in modo trasparente e lo rivendichiamo politicamente, perché siamo fieri che un sostenitore della democrazia, dei diritti umani e della società aperta abbia scelto di contribuire alla causa di +Europa. Speriamo che altri vogliano seguire l’esempio di Soros”.

Da anni Soros – imprenditore con un patrimonio personale stimato in 25 miliardi di dollari – è considerato in Italia l’emblema dello speculatore, con l’accusa di essersi arricchito nel 1992 ai danni della lira e della sterlina britannica in caduta libera. Senza le contare le critiche anche molto aspre che gli piovono quotidianamente addosso sulla questione immigrazione. “Ma non fu certo Soros a rendere debole l’economia italiana, gli speculatori anticipano fenomeni che si stanno già realizzando e che accadrebbero comunque”, ha affermato Falasca, secondo cui in quella fase “l’Italia era vittima delle mancate riforme strutturali, delle svalutazioni competitive usate come droga temporanea, dell’uso politico e partitocratico del debito pubblico, una zavorra che ci portiamo ancora dietro. Gridare alla speculazione e al complotto è la classica auto-assoluzione di una certa politica rispetto alle proprie mancanze”. Sul web e sulla stampa, comunque, fioccano gli attacchi. Secondo Maurizio Gasparri, il magnate ungherese è “il peggior nemico dei popoli e dell’Europa”. Come il senatore di Forza Italia così Maurizio Belpietro, che dalle pagine de La Verità ha definito Soros “finanziere favorevole all’invasione di migranti”.

Chiediamo a Falasca quali siano, a suo avviso, le motivazioni che hanno portato Soros e sua moglie a donare 200.000 euro a un movimento politico italiano: “Credo che lo faccia per sostenere le nostre idee e il nostro impegno per un’Unione europea sempre più democratica e unita. E poi la nostra severità di opinione nei confronti dei governi a guida nazionalista come quello di Orban o la Russia di Putin. Conta molto la stima personale di Soros per Emma Bonino, sono amici da tempo. Rispetto alle posizioni di Soros sui migranti, non dimentichiamo che è stato un profugo anche lui, figlio di una famiglia ebrea fuggita dall’occupazione nazista dell’Ungheria”.

La vicenda del contribuito del finanziere a +Europa ha rimesso comunque al centro il tema del finanziamento privato dei partiti politici, oggetto di una ulteriore stretta di legge. “Più rendono difficile ricevere finanziamenti, più c’è il rischio che le fonti di finanziamento diventino opache”, ha aggiunto Falasca. Che poi ha concluso: “Abbiamo invece bisogno di trasparenza, per garanzia degli elettori. A proposito, spero che verremo presto a conoscenza dei finanziatori dei partiti attualmente al governo. Le macchine organizzative e comunicative della Lega e del M5S non si nutrono d’aria”.

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