Lewis Eisenberg, l’ambasciatore Usa a Roma, ha scelto di scrivere al Corriere per lanciare un messaggio all’Italia. Guardia alta nei confronti di Russia e Cina a cui rivolge esplicite accuse e grande attenzione verso l’Alleanza Atlantica, quella Nato che in troppi negli ultimi mesi hanno vaticinato come un consesso in dismissione per i continui fendenti che Trump ha rivolto agli alleati. Invece le parole di Eisenberg esaltano con forza proprio l’importanza della Nato: “Il nostro impegno alla difesa collettiva di tutti gli stati membri – ha spiegato – rimane incrollabile. Non un caso che l’emissario di Washington abbia deciso di scrivere questo intervento esattamente una settimana dopo la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping per la firma del Memorandum e, soprattutto, dopo la missione che ha avuto il vicepremier Di Maio alla Casa Bianca due giorni fa quando il capo politico del Movimento 5 Stelle ha ribadito unità e vicinanza agli Usa nel corso del suo incontro con John Bolton, il Consigliere per la Sicurezza di Donald Trump.
“Siamo particolarmente grati all’Italia – ha scritto Eisenberg al Corriere – per la leadership in Kosovo e per il lavoro comune in Afghanistan affinché non torni ad essere un rifugio del terrorismo internazionale”. Un riconoscimento dato al governo italiano e all’impegno dei nostri militari nelle varie missioni, ma anche un modo per far comprendere l’importanza dell’Alleanza Atlantica che dall’11 settembre del 2001 ha dimostrato di saper agire con prontezza e in maniera compatta.
Ma i passaggi più interessanti riguardano quelli che l’ambasciatore svolge parlando di Russia e Cina. “La Nato auspica il miglioramento delle relazioni con Mosca, ma le azioni messe in atto dal governo rendono la Russia la principale minaccia alla sovranità e all’indipendenza degli stati europei”. Eisenberg chiarisce anche come: “La Russia con Vladimir Putin ha preso di mira le nostre istituzioni democratiche e le infrastrutture civili attraverso nuove forme di guerra ibrida. Ha usato attacchi cibernetici per attaccare organizzazioni internazionali come l’Associazione mondiale anti-doping e l’Organizzazione per la Proibizione delle armi chimiche”. Fino all’accusa di aver usato un agente nervino in Inghilterra ricordando il caso Skripal.
L’altro focus riguarda poi la Cina accusata di “ampliare in modo aggressivo la sua influenza economica e politica in Europa per sovvertire l’unità europea e transatlantica e riscrivere le regole e gli standard internazionali”. Ovviamente per scongiurare queste minacce Eisenberg ricorda – proprio come Trump – che bisogna incrementare gli investimenti nel settore della Difesa attraverso la Nato.
Una lettera – quella scritta da Eisenberg – che serve per mettere nuovamente sui binari del dialogo il rapporto con l’Italia ricordando le comuni priorità. La riapertura di una relazione che arriva dopo mesi in cui la posizione del governo è stata ondivaga sulla questione venezuelana, di incertezza sui rapporti con la Russia e, soprattutto, con l’apertura alla Belt and Road Initiative accordata alla Cina aprendo un varco, primo Paese del G7, al Dragone di Pechino nel cuore dell’Europa.