Chi c’era alla Treccani con Bassanini e Giuliano Amato. Le foto di Pizzi

1 / 27

Dino Pesole, Giuseppina Paterniti e Roberto Basso

2 / 27

Dino Pesole, Giuseppina Paterniti e Roberto Basso

3 / 27

Dino Pesole, Giuseppina Paterniti e Roberto Basso

4 / 27

Dino Pesole, Giuseppina Paterniti e Roberto Basso

5 / 27

Franco Bassanini

6 / 27

Giuliano Amato, Dino Pesole e Giuseppina Paterniti

7 / 27

Giuliano Amato

8 / 27

Giuliano Amato e Giuseppina Paterniti

9 / 27

Giuliano Amato e Giuseppina Paterniti

10 / 27

Giuliano Amato e Giuseppina Paterniti

11 / 27

Giuliano Amato

12 / 27

Giuliano Amato

13 / 27

Giuseppina Paterniti

14 / 27

Giuseppina Paterniti e Roberto Basso

15 / 27

Roberto Bassoe, Giuliano Amato e Dino Pesole

16 / 27

Roberto Bassoe, Giuliano Amato e Dino Pesole

17 / 27

Giuseppina Paterniti e Salvatore Rossi

18 / 27

Giuseppina Paterniti e Salvatore Rossi

19 / 27

Salvatore Rossi

20 / 27

Salvatore Rossi e Dino Pesole

21 / 27

Salvatore Rossi e Dino Pesole

22 / 27

Salvatore Rossi e Giuliano Amato

23 / 27

Giuseppina Paterniti e Salvatore Rossi

24 / 27

Giuseppina Paterniti e Salvatore Rossi

25 / 27

Salvatore Rossi e Giuliano Amato

26 / 27

Salvatore Rossi e Giuliano Amato

27 / 27

Salvatore Rossi e Giuliano Amato

Presentato ieri all’Enciclopedia Treccani il volume L’economia percepita Dati, comunicazione e consenso nell’era digitale, di Roberto Basso, ex portavoce del Tesoro e il giornalista del Sole 24 Ore, Dino Pesole. Con loro, l’ex premier Giuliano Amato e l’ex dg di Bankitalia, Salvatore Rossi e Franco Bassanini. Tutti coordinati dalla giornalista del Tg3, Giuseppina Paterniti.

Il volume presentato alla Treccani, scritto da un comunicatore istituzionale (Basso) e un giornalista economico (Pesole, esperto di conti pubblici) vuole portare il lettore attraverso una realtà articolata e in continuo cambiamento, con l’obiettivo di fissare alcuni punti fermi. Gli autori ripercorrono le trasformazioni della nostra epoca che hanno contribuito a disorientare i cittadini, indagano il fenomeno dell’insofferenza contro il sapere, il ruolo spesso ansiogeno dell’informazione, la difficoltà di affermare un modello di comunicazione basato su dati oggettivi, a fronte di una politica che accorcia sempre di più il proprio sguardo verso la prossima scadenza elettorale.

Grazie a un’analisi dettagliata del cosiddetto ciclo della notizia, gli autori del volume discusso alla sede della Treccani, ricostruiscono l’impatto della disinformazione e delle fake news sull’opinione pubblica, ma anche quello delle false illusioni ingenerate da proposte economiche irrealizzabili, sebbene presentate in nome dell’interesse degli elettori.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)