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Libra di Facebook? Non è una moneta, ma può spingere le banche a innovare. Parla Portale

È l’iniziativa tecnologica più discussa del momento e promette di rivoluzionare i pagamenti. È Libra, un progetto promosso da Facebook che sta registrando l’adesione di numerose grandi aziende, a cominciare da Mastercard e Visa.

Un progetto che – evidenzia in una conversazione con Formiche.net la professoressa Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain e Distribuited Ledger del Politecnico di Milano – non è una moneta (della quale non ha alcune caratteristiche) e si distingue in diversi aspetti dal noto Bitcoin, ma che ha un potenziale da esprimere che potrebbe spingere le banche a innovare.

Professoressa Portale, che cos’è Libra in termini tecnologici e finanziari?

È un progetto promosso da Facebook insieme ad altri grandi aziende che consiste nella creazione di una crypto-valuta (Libra Coin) governata da una piattaforma decentralizzata basata su un database distribuito che registra le transazioni.Può essere definita una moneta digitale?

Le crypto-valute non sono considerate moneta dalle banche centrali, tuttavia nascono proprio per la gestione dei pagamenti P2P e hanno sicuramente natura digitale.

Che cosa la accomuna e che cosa la differenzia da cripto-attività come i Bitcoin?

Libra Coin si basa sui principi fondanti delle piattaforme Blockchain (distributed ledger permissionless) ben mixando le caratteristiche delle principali piattaforme. Le principali distinzioni con Bitcoin sono: il processo di validazione e la governance sono affidati a un numero ristretto di attori appartenenti a Libra Association; Libra Coin è stabilizzata al valore delle monete Fiat.

Somiglia a qualcosa di già esistente? 

Ha ben mixato alcune caratteristiche di alcune delle piattaforme già esistenti: programmabilità e struttura di Ethereum; Stabilità di Theter; meccanismo di consenso basato su Byzantine Fault Tolerance.

Che cosa ci guadagnano Facebook e gli altri sostenitori di questa iniziativa? 

Dal whitepaper non sembra vi sia una remunerazione diretta per gli attori coinvolti, se non una qualche remuerazione della valuta fiat immobilizzata che però deve essere ancora definita.

C’è chi sostiene che ciò accentri ancora più potere e dati nelle mani di uno dei colossi del Web. Come valuta questa lettura?

Il Sistema non è decentralizzato allo stesso livello delle piattaforme permissionless come Bitcoin. Resta da capire come evolverà e come sarà garantita la privacy dei dati degli utenti.

Che potenziale ha Libra in termini di disintermediazione nei confronti del sistema bancario? Che servizi potrà abilitare?

Ha un potenziale sulla parte dei pagamenti, in cui le banche potranno essere disintermediate.

Le banche devono preoccuparsi? 

Le banche sono chiamate ad innovare da anni spinte dall’evoluzione della normativa (open Finance nella PSD2) e dal cambiamento delle abitudini dei consumatori. Aumenta la competizione e le banche devono migliorare il livello di servizio offerto ai propri clienti.

Che scenari immagina per il Fintech e l’utilizzo della blockchain per fini finanziari?

Le opportunità sono interessanti sia per gli utenti, sia incumbent, sia per i nuovi entranti.



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