Piove sul bagnato a palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, impegnato in questi giorni a rispondere alle dure accuse dell’opposizione (e ai dubbi di una parte della maggioranza) sulla firma della riforma del Mes (Meccanismo europeo di stabilità), rischia ora di essere azzannato dalle Iene di Italia 1. Questo martedì, avvisa la redazione, ci sarà una nuova, definitiva puntata sul “caso Alpa” dove sarà mostrata “una serie di documenti clamorosi che smentiscono tutte le versioni date sinora dal premier su questa storia”.
I fatti sono ormai noti. Da più di un anno nell’occhio del ciclone delle Iene c’è il concorso universitario che nel lontano 2002 ha permesso a Conte di ottenere una cattedra per l’Università Vanvitelli di Caserta. Fra i quattro accademici della giuria che decretò il sì c’era Guido Alpa, celebre avvocato e civilista nonché mentore dell’allora professore di diritto pugliese.
Un’aperta violazione della legge, denunciarono un anno fa Le Iene, perché Conte aveva già collaborato con Alpa, difendendo l’Autorità garante della Privacy da un ricorso della Rai, nel medesimo studio legale. A fronte del netto diniego dei diretti interessati, nell’ottobre 2018 Le Iene chiesero ad Alpa e Conte di mostrare le due fatture separate che avrebbero provato l’assenza di una collaborazione diretta. Il civilista si rifiutò, Conte assicurò di avere la fattura ma invitò i giornalisti a chiedere ulteriori chiarimenti al Garante.
Oggi, dopo un ricorso al Tar contro l’Autorità lo scorso marzo, Le Iene sono tornate all’attacco, con nuovo materiale che, si legge sul sito, proverebbe che Conte “ha mentito agli italiani sul concorso con il quale nel 2002 è diventato professore ordinario di diritto privato”.
Il servizio, ancora una volta a firma di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti, porta alla luce la lettera d’incarico inviata nel 2002 dall’Autorità Garante a Conte ed Alpa per far assumere la propria difesa nella controversia con la Rai. Il documento è inviato a entrambi gli avvocati e dunque dimostrerebbe la collaborazione fra i due, nonostante le continue smentite di Conte, che ha sempre chiarito di aver solo condiviso fisicamente uno studio legale con Alpa mantenendo ben distinte le attività professionali. Se, insomma, gli indizi de Le Iene fossero accertati, il concorso universitario di Conte sarebbe viziato e dunque non valido.
Quella di Italia 1 è solo l’ultima tegola su un esecutivo già pericolante. Da quando è trapelata la notizia su twitter l’hashtag #Contedimettiti, già in cima per il dibattito sul Mes in Parlamento, è schizzato in aria. Di questo passo per palazzo Chigi il panettone potrebbe essere particolarmente amaro…