Lunedì 24 febbraio, presso il Circolo Canottieri Aniene, Lungotevere dell’Acqua Acetosa a Roma, si è tenuta la presentazione del libro “Ogni parola che sapevo” (Mondadori) di Andrea Vianello.
Il libro è un viaggio in un inferno molto diffuso: l’ictus e i suoi danni. Nel racconto Vianello dimostra come alcune parole che sapeva sono state in qualche modo tutte recuperate. Ma di più, nel percorso il giornalista ha aggiunto nuove parole che raccontano il calvario personale di chi scopre la vulnerabilità fisica, quelle che descrivono la brutta sensazione di ritrovarsi esposto in poche ore dai riflettori di un studio tv ai meandri inestricabili della sanità pubblica.
Parole che “bisogna trovare per continuare a combattere ogni giorno – si legge nella quarta di copertina – tutti i giorni, contro gli strascichi dell’evento subito, anche quando è stato superato”.
E in questo viaggio ci sono anche gli affetti, a volte sopite o date per scontate, e che invece possono riempire un intero vocabolario. Un libro delicato ma a volte anche ironico, sempre pieno di speranza, che narra il quotidiano e anche l’inevitabile coraggio di una traversata difficile. Grazie alla quale si riesce, forse, a recuperare la migliore parte.
Nato a Roma nel 1961, Vianello è conduttore radiofonico e televisivo, tra i suoi programmi Radio anch’io, Mi manda Rai Tre, Agorà, Rabona. È stato direttore di Rai Tr.
Alla presentazione erano presenti Luigi Gubitosi, Giovanni Malagò e Caterina Balivo.
Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata