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Ecco il messaggio di unità e alleanza fra Usa e Italia. Direttamente da Washington

Gli Stati Uniti d’America sono al fianco dell’Italia nell’immane lotta contro il coronavirus. I due Paesi hanno molto in comune, a cominciare dalla gigantesca comunita italo-americana Oltreoceano. Parola di Morgan Ortagus, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, che in un’intervista a Sky Tg 24 ha espresso tutta la vicinanza del popolo americano a quello italiano.

“Pochi giorni fa ho parlato con l’ambasciatore italiano (negli Usa, ndr), sottolineando l’importanza della nostra amicizia profonda. Quando tutto questo sarà finito farò una vacanza in Italia, io d’altronde guido una macchina italiana e mio marito parla italiano”, ha spiegato Ortagus. Gli stessi Usa si ritrovano però adesso a fronteggiare la pandemia.

“Siamo insieme in questa lotta, qui ci sono compagnie americane che stanno aiutando l’Italia, fornendo per esempio posti letto per le zone colpite. E poi c’è l’esempio di Eli Lilly (major farmaceutica mondiale), che ha fornito all’Italia grossi quantitativi di insulina. Senza considerare la grande collaborazione tra le nostre autorità sanitarie e quelle italiane”, ha aggiunto l’alto funzionario statunitense.

“Stiamo lavorando insieme per trovare un vaccino che ponga fine alla pandemia, ma quello che deve essere chiaro è che l’Italia non sta combattendo da sola questa sfida, che è indubbiamente ardua”, ha chiarito Ortagus. Per quanto riguarda il personale, “gli Stati Uniti hanno stanziato 100 milioni di dollari per la lotta al Covid, e molto del nostro personale è presente nelle ambasciate nel mondo. Dobbiamo però considerare il contributo della società, dei privati. Quando gli americani scendono in campo lo fanno seriamente”.

Nell’intervista a Sky, Ortagus ha poi affrontato il delicato rapporto con la Cina, Paese origine del virus e sotto sanzioni da parte Usa. Alla domanda se i Paesi alleati, come l’Italia, dovessero o meno accettare l’aiuto cinese per la lotta al coronavirus, Ortagus ha risposto così: “Sì, la Cina deve fornire aiuto, e spegnere questo incendio. Non sarà l’ultima pandemia, dobbiamo studiare come nascano per evitare che ci siano nuove pandemie. Noi accogliamo sempre gli aiuti di Paesi ad altri Paesi, d’altronde il la Cina è l’origine dell’epidemia e deve assumersi le proprie responsabilità”.

 

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