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Niente contatti con gli Usa. Sempre più stretta la morsa di Pechino su Hong Kong

Tutti i dipendenti pubblici di Hong Kong hanno il divieto di accettare inviti per ricevimenti o seminari organizzati dal consolato statunitense senza previa autorizzazione da parte delle autorità cinesi. Ogni invito ricevuto dai diplomatici americani deve essere riferito in anticipo, e le richieste verranno gestite caso per caso. La notizia la diffonde il South China Mourning Post, e spiega come la cinesizzazione del Porto Profumato sia ormai a livello completo – tanto che Pechino impone il controllo formale delle attività dei funzionari hongkonghesi, spostando chiaramente la questione sul piano del confronto con gli Stati Uniti.

La Cina monitora continuamente le attività dei funzionari di quella che dopo l’hangover britannico doveva essere un’amministrazione autonoma, secondo l’accordo “un Paese, due sistemi”, ma che di fatto non lo è più (e ben prima della scadenza del 2047 prevista dall’intesa tra Pechino e Londra). All’inizio delle manifestazioni contro una legge sull’estradizione che era sembrata (e di fatto lo era) il primo, forte esempio di come la morsa del Partito/Stato stava stringendo alla gola Hong Kong, un incontro tra un politico locale e una funzionaria dell’ambasciata americana fu usata dal ministero degli Esteri cinese da prova propagandistica di come le proteste fossero orchestrare dalla Cia.

Quel politico era Joshua Wong, attivista pro-democrazia giorni fa arrestato (poi rilasciato temporaneamente) per quella che lui definisce una “persecuzione politica” – è stato accusato di aver organizzato una manifestazione anti-cinese lo scorso 5 ottobre, secondo l’iper restrittiva legge sulla sicurezza che Pechino ha imposto all’ex colonia inglese, normativa che ha anche valore retroattivo. L’arresto, dice Wong su Twitter è “volto a intimidire la persone di Hong Kong in vista del 1 ottobre, festa nazionale di Pechino”, ossia a spaventare gli hongkonghesi per evitare che in quella data simbolica partecipino a nuove manifestazioni (domani andrà in udienza di conferma e rischia da uno a cinque anni senza cauzione).

Evitare contatti con gli americani è una richiesta simbolica ma anche tecnica: arriva nei giorni prima della festa cinese, evita di tenere i funzionari vicini a tentazioni democratiche e alla possibilità di far raccogliere informazioni agli Usa.



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