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Lockdown, io sto con Fontana. E sull’Ue… Parla Grimoldi (Lega)

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Paolo Grimoldi, segretario della Lega in Lombardia, difende il governatore Attilio Fontana, “fra due settimane le terapie intensive implodono”. De Luca? La mala gestio della Sanità campana non c’entra col virus. Governo? Non sa parlare con l’Ue, forse un rimpasto aiuta. E sul Ppe…

Via i tabù. Se un lockdown mirato serve a salvare vite, lockdown sia. Paolo Grimoldi, deputato e segretario della Lega in Lombardia, difende il governatore Attilio Fontana, “fra due settimane le terapie intensive implodono”. Lo stesso vale per la Campania di Vincenzo De Luca reduce da una notte di inferno per le strade, “ma lì la mala gestione della Sanità non c’entra con il virus”.

Grimoldi, lei avrebbe chiuso?

Qui non c’entra la politica, è matematica. Se la curva dei contagi rivela che il 4% di chi prende il virus ha bisogno di essere intubato per sopravvivere, vuol dire che entro quindici giorni finiscono i posti nelle terapie intensive. Bisogna intervenire subito.

Salvini non era entusiasta della parola coprifuoco.

L’avete usata solo voi giornalisti.

De Luca vuole il lockdown.

Sarebbe comprensibile per la regione Campania e, nel caso, per altre regioni in grave emergenza. Sono state adottate misure analoghe in Regno Unito, a Parigi, in alcuni Land tedeschi. Esiste poi una questione squisitamente “campana” che prescinde dal virus.

Sarebbe?

Anche qui, è matematica. Dopo tutti questi anni e milioni di euro stanziati, la Campania, una regione con 6 milioni di abitanti, ha qualche centinaio di terapie intensive. La Lombardia ne ha più di 1800. Non serviva il virus per accorgersi della mala gestio della Sanità campana.

La Azzolina ha scritto a De Luca e Fontana: le scuole devono rimanere aperte.

Non ci vuole uno scienziato per capire che gli assembramenti avvengono in due posti: le scuole e il trasporto pubblico locale. Gli studenti saranno anche asintomatici, ma diffondono comunque il virus. Per dieci mesi la Azzolina si è occupata dei banchi a rotelle. E il governo ha stanziato 120 milioni di euro per i monopattini. Quanti autobus ci potevano comprare per aiutare il servizio pubblico?

A due settimane dalle amministrative, avete capito cosa non ha funzionato?

Speravamo di ottenere un risultato migliore, è una lezione di cui far tesoro. Abbiamo capito che bisogna ampliare lo spettro del centrodestra. Coinvolgere la società civile, gli imprenditori, gli artigiani. Superare i confini del centrodestra partitico.

A Milano Veronesi, a Roma Bertolaso. Niente sindaci politici?

Non spetta a me fare i nomi. Però ripeto, è bene ripartire dalla società civile anche in quelle due tornate amministrative, coinvolgendo di più le categorie dimenticate da questo governo.

Anche in Ue volete ampliare lo spettro?

Io la vedo così: da qui alla metà del 2021 l’Europa vuole garanzie per l’enorme afflusso di soldi che deve dare all’Italia. Cioè essere sicura che non siano sperperati in divertimento e monopattini. Se fossi nei panni dell’Ue, vorrei un interlocutore più credibile. Magari un rimpasto può aiutare a metterci qualcuno che sa leggere.

Col Ppe ci volete parlare o no?

Come ho detto, è l’Italia che deve mettersi in gioco per dare garanzie all’Europa. In questo momento, è giocoforza parlare con tutti.

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