Skip to main content

Così Biden può essere l’arbitro nella crisi del Mediterraneo orientale

Gli Usa raddoppiano l’influenza nell’Egeo e si salda anche l’asse Atene-Il Cairo nel dossier energetico, mentre c’è il giallo di un cargo turco che faceva la spola tra Libia e Turchia: ha avuto un misterioso incendio a bordo ed è stato abbandonato sulle coste greche

Non un primus inter pares, ma un player deciso, che metta dei punti fissi nel Mediterraneo orientale, dove i riverberi della strategia turca in Grecia, Libia e a Cipro sta provocando altre tensioni. Questa la consapevolezza che degli Usa hanno i tre paesi coinvolti nel cosiddetto triumvirato del gas: l’alleanza strategica tra Atene, Il Cairo e Nicosia auspica che la presidenza targata Biden (al netto di riconteggi e ricorsi) possa dare una svolta alla crisi del gas innescata da Erdogan, che sta nelle ultime ore pensando ad un’azione di maquillages per le sue finanze in rosso.

QUI GRECIA

“Accogliamo, insieme a tutti i nostri partner nella regione, il ritorno degli Stati Uniti al loro ruolo centrale di leader della Nato”. Lo ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ricevendo ad Atene il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Il tandem di cooperazione greco con l’Egitto esce ulteriormente rafforzato grazie all’accordo del 6 agosto scorso sulla demarcazione parziale delle zone marittime. Grecia ed Egitto chiedono un ruolo più decisivo degli Stati Uniti in Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale, dinanzi alle provocazioni turche. Ma Ankara, le cui finanze tremano per l’ennesima volta, nelle stesse ore annuncia che continuerà le attività di ricerca sismica nelle acque greche e cipriote fino al 23 novembre prossimo.

La Grecia ancora una volta ha messo l’accento sulla condotta provocatoria di Erdogan, che secondo il governo ellenico “mina ulteriormente ogni prospettiva di un dialogo costruttivo”, incassando l’appoggio del segretario di Stato americano Mike Pompeo che ha già espresso la sua preoccupazione per le azioni della Turchia nel Mediterraneo e ha invitato tutte le parti a raggiungere una soluzione diplomatica.

MEDITERRANEO-USA

Il Mediterraneo può diventare un mare che unisce invece di dividere i popoli: questa la tesi sostenuta dai leader di Egitto, Cipro e Grecia nella consapevolezza che a fare da collante al triumvirato del gas ci sono gli Usa. “D’ora in poi le relazioni greco americane diventeranno più forti a tutti i livelli – ha aggiunto il premier greco -. Il presidente Biden aiuterà a ripristinare l’equilibrio e la sicurezza nella nostra regione”. Un ulteriore passo di collaborazione concerne il nuovo radar americano per gli F16 greci, che verrà installato su 70 caccia ellenici a partire dal prossimo anno, mentre non è tramontata l’ipotesi che la Grecia acquisti alcuni F-35 inizialmente destinati alla Turchia.

Il presidente eletto Biden ha descritto il turco Recep Tayyip Erdogan come un autocrate, lo stesso ieri congratulandosi con lui ha chiesto che la “forte cooperazione e alleanza” tra i due alleati della Nato continui.

FINANZE TURCHE

La lira turca è assediata, mostrando un altro crollo. Oggi però il presidente ha annunciato una nuova strategia di crescita economica basata su stabilità, minore inflazione e investimenti internazionali, innescando un rialzo del 4%. In questo momento il Paese ha necessità di riparare le riserve estere impoverite e provando al contempo a riequilibrare la credibilità del mercato interno dopo i ripetuti crolli della sua valuta (ai minimi record negli ultimi mesi). Non è ancora dato sapere se la rimozione del capo della banca centrale e del ministro delle finanze, genero di Erdogan, possano essere due mosse risolutive. Ciò che appare evidente è che la volontà di Erdogan di rassicurare personalmente gli investitori internazionali sulle opportunità in Turchia, potrebbe segnare uno spartiacque anche strategico rispetto alla condotta del passato, dove i desiderata di Erdogan venivano prima di mosse tecniche dettate da conti e matematica.

TENSIONE

La tensione però nell’Egeo resta altissima: un cargo turco che faceva la spola tra Libia e Turchia ha avuto un misterioso incendio a bordo ed è stato abbandonato sulle coste greche mentre sul posto si sono precipitate una fregata, un rimorchiatore e una nave antincendio. Inoltre Ankara torna a chiedere senza appigli legislativi la smilitarizzazione delle isole greche di Samotracia, Lemno, Chios e Samos, invocando per una volta quel Trattato di Losanna che però negli ultimi cinque anni ha sempre contestato circa la delimitazione dei confini.

twitter@FDepalo



×

Iscriviti alla newsletter