Un film liberamente tratto dal libro “Il mio cuore umano” (edito da Blu Atlantide) quello che andrà in onda stasera. Protagonista la cantante Nada, autrice del libro, impersonata da bambina da Giulietta Rebeggiani e nell’adolescenza da Tecla Insolia.
“Anni fa ho scritto il mio primo romanzo, che parla della mia infanzia e del mondo in cui sono cresciuta – ha detto Nada nel corso della conferenza stampa di presentazione del film -. L’ho scritto perché ho dovuto lasciare il mio paese, e non avevo più incontrato persone importanti della mia vita. Crescendo ho sentito sempre di più il legame con quelle radici, ecco perché ho pubblicato il libro. Quando è uscito, la regista Costanza Quatriglio se n’è innamorata, e abbiamo deciso di realizzare un documentario. Poi l’idea si è sviluppata in un film”.
Il film, intitolato “La bambina che non voleva cantare”, ripercorre la vita e il successo di Nada, dall’esordio a Sanremo nel 1969 (con il brano “Ma che freddo fa”, che diventerà un tormentone) fino alla vittoria del festival nel 1971 con “Il cuore è uno zingaro” cantato assieme a Nicola Di Bari. Poi, il racconto del rapporto con la madre.
“Quello con mia madre è stato un rapporto di dipendenza, soprattutto da parte mia – ha detto in una conversazione con il Corriere della Sera -; scrivere di lei mi è sempre venuto fuori spontaneamente, al di là che lo voglia fare o meno, sono cose che uno ha dentro che escono prepotentemente, esistono, le hai. Nel mio ultimo disco O madre è quasi come una liberazione, credo che si concluda questo conflitto, come se alla fine avessi capito e avessi sposato tutte le cose buone o sbagliate che può fare una madre perché fa parte della vita, dei sentimenti grandi, degli amori veri. Quando uscirà il mio prossimo disco, non ci sarà nessuna canzone dedicata a lei”.
Ecco una selezione di foto dall’archivio di Umberto Pizzi.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata