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Una politica più audace. La ricetta di Macron per lo spazio europeo

Intervenendo al summit informale dei Paesi membri dell’Agenzia spaziale europea, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha presentato la ricetta dell’Eliseo per la strategia spaziale del Vecchio continente. Tante le ambizioni di Parigi, dal volo umano ai sistemi satellitari autonomi

L’Europa ha bisogno di una politica spaziale più audace. Questo è il messaggio lanciato dal presidente francese, Emmanuel Macron, intervenendo a margine dello Space summit dell’Agenzia spaziale europea (Esa), in corso a Tolosa, in Francia. Per il presidente, a essere in gioco è la sovranità stessa dell’Europa: “Non c’è piena potenza o autonomia senza gestire lo spazio – ha detto Macron – senza lo spazio non si possono conquistare nuove frontiere e neanche controllare le proprie”.

La sovranità strategica

Per Macron, anche i recenti eventi sul piano geopolitico hanno contribuito a dimostrare quanto sia cruciale essere in grado di monitorare i movimenti delle truppe dall’orbita, riferendosi alle immagini satellitari che hanno seguito il dispiegamento militare russo intorno all’Ucraina. “Senza la gestione dello spazio – ha proseguito il presidente – non c’è sovranità strategica e militare per gestire le reti di comunicazione, scambiare dati e osservare gli schieramenti militari, lo spazio è diventato un altro luogo di confronto”.

Gli obiettivi di Parigi

L’obiettivo francese è, dunque, fare dell’Europa uno dei leader mondiali nello spazio, sfruttando anche la posizione di presidenza di turno di Parigi del Consiglio dell’Ue. Ambizioni sottolineate anche dal ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, che ha presieduto i lavori di Tolosa: “Usa e Cina in questi anni hanno riaffermato le loro ambizioni spaziali, oggi vogliamo riaffermare quelle europee”. Principale progetto presentato dallo stesso Macron in apertura dei lavori è la realizzazione di una rete internet satellitare che garantisca piena sovranità alle comunicazioni europee in tutto il mondo. “Questa costellazione – ha detto ancora il presidente – rappresenta una questione di prosperità economica; su questo punto, dobbiamo prendere in mano il nostro destino”.

Volo spaziale umano

Nonostante un primato europeo nel campo dei lanci satellitari per le telecomunicazioni, la navigazione e la ricerca scientifica, secondo l’inquilino dell’Eliseo restano ancora diversi settori dove l’Europa è in ritardo rispetto ai rivali come Cina, Russia e, nelle parole di Macron, gli Stati Uniti. Tra questi, il presidente francese ha sottolineato le capacità autonome di volo spaziale umano, con il Vecchio continente che ancora non è in grado di lanciare missioni con equipaggio proprie.

Verso la ministeriale Esa

In vista del prossimo consiglio ministeriale dell’Esa, in programma a novembre, Macron ha anche avanzato la proposta di creare un gruppo consultivo con esperti di ogni estrazione sociale per definire insieme le future strategie per l’esplorazione spaziale umana, iniziativa raccolta anche dal direttore dell’Esa Josef Aschbacher. Le idee su cui dovrebbe lavorare il gruppo vanno delle colonie lunari alle missioni interplanetarie, comprese quelle che puntano a cercare forme di vita sulle lune ghiacciate di Giove e Saturno. Settore fondamentale, i futuri mezzi di trasporto spaziali, che vedono il primo tassello in Space Rider, la navetta pensata per compiere missioni in orbita di lungo periodo in modo autonomo e che nasce anche grazie a un importante ruolo italiano, con Thales Alenia Space e Spacelab.

Foto: Presidenza francese Consiglio Ue



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