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Le esercitazioni militari di Usa e Indonesia. Davanti alla Cina

L’Indonesia cerca di aumentare il suo rango regionale e nell’Indo Pacifico trova la sponda americana, che vuole allargare la capacità operativa e la deterrenza militare davanti alla Cina

Il portavoce della marina indonesiana ha definito quella di quest’anno “la più grande edizione” dei “Garuda Shield”: le esercitazioni congiunte tra Indonesia e Stati Uniti sono state istituite per la prima volta nel 2019 e in questo quarto appuntamento includono migliaia di soldati e dozzine di mezzi da 14 paesi. Washington li definisce come un modo per “rafforzare i legami sulla difesa”, ma hanno un più che chiaro valore geopolitico. Servono per dimostrare ulteriormente la presenza americana nell’Indo Pacifico mentre le tensioni con la Cina continuano ad aumentare nella regione.

Il wargame includerà paesi regionali e forze internazionali come Gran Bretagna, Australia e Giappone. Una lista completa dei partecipanti non è ancora stata rilasciata. L’annuncio arriva dopo una visita a Giacarta, il mese scorso, dell’ammiraglio John Aquilino, che guida il Comando Indo-Pacifico, che supervisiona tutte le attività militari degli Stati Uniti nel grande quadrante. Un tempo si chiamava PaCom, e fu istituito dal presidente Truman nel 1947: dal 30 maggio 2018 è stato rinominato IndoPaCom, forma di riconoscimento della crescente connettività tra gli oceani Indiano e Pacifico.

L’addestramento congiunto Garuda Shield vedrà i militari partecipare a esercitazioni a terra e simulazioni di atterraggio sulla spiaggia dal 1 al 14 agosto. Il luogo delle manovra sarà l’area tra la parte meridionale dell’arcipelago di Sumatra e quella orientale dell’isola del Borneo.

La regione confina con il Mar Cinese Meridionale — una via d’acqua vitale che Pechino rivendica quasi nella sua interezza, ed è stato un punto chiave di contesa tra diverse nazioni del sud-est asiatico e la Cina. Inoltre include lo Stretto di Malacca, corridoio dal valore talassocratico che collegata l’Oceano Pacifico all’Indiano.

Il capo dell’Ufficio per la cooperazione nella difesa dell’ambasciata degli Stati Uniti a Giacarta, Ian Francis, ha chiamato le esercitazioni una “naturale conseguenza della continua capacità dei militari indonesiani e la loro volontà di lavorare più ampiamente con i partner”. “Questo dimostra davvero che gli Stati Uniti hanno una crescente relazione di cooperazione di sicurezza con l’Indonesia”, ha detto al South China Morning Post.

L’Indonesia è un attore nella disputa del Mar Cinese Meridionale, con diatribe aperte contro la Cina. E nelle tensioni che coinvolgono diversi paesi del sud-est asiatico, Giacarta intende giocare un ruolo di aggregatore, lavorando insieme ai più grandi (e come i più grandi). Tutto mantenendo un proprio standing — politicamente necessario per una potenza demografica quale è. Come dimostrato lo scorso anno, quando nel giro di poco tempo rifiutò di aprire le proprie basi agli aerei statunitensi che pattugliano il Mar Cinese, ma accettò subito una cooperazione militare con il Giappone.

L’enfasi controllata con cui Garuda Shield è stata comunicata quest’anno alza leggermente il livello di una cooperazione militare con gli americani che gli indonesiani vogliono comunicare come moderata. Giacarta sa che dispute e collegamenti con Pechino le rendono complicata, se non impossibile, una netta scelta di campo. Pressata dagli Stati Uniti, mentre si sente minacciata dalla Cina, l’Indonesia sceglie una propria strada segnata dallo scudo protettivo del blocco Asean e dalla volontà di approfondire le partnership regionali come quella con il Giappone.



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