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Lite Salvini-Letta? Il Carroccio ha grossi problemi interni. Parla Romano (Pd)

Il deputato dem: “L’aspetto che più mi inquieta è proprio l’irresponsabilità di Salvini. Che l’ha portato al crollo nei sondaggi. Il segretario del Carroccio è un professionista degli autogol imparabili”

Più che uno scambio di accuse è uno scontro senza esclusione di colpi. La coabitazione di Letta e Salvini all’esecutivo è sempre più difficile. Nelle ultime ore, nel pieno della discussione sul Dl Concorrenza, il segretario dem ha accusato il numero uno del Carroccio di “aver superato il limite” e di mettere a rischio, col suo operato, “l’azione del Governo e i fondi del Pnrr”. D’altro canto Salvini difende la sua linea, rispedendo le accuse al mittente e precisando che è “Letta a rallentare il lavoro dell’esecutivo”. Il parlamentare del Pd, Andrea Romano (legato a Base Riformista), propone un’altra lettura premettendo che il nervosismo di Salvini deriva da “questioni tutte interne alla Lega”.

Romano, che cosa sta succedendo nel Carroccio?

La Lega è totalmente nel caos. Da un lato subisce la competizione di Fratelli d’Italia, ben saldo all’opposizione. Ma, la cosa più grottesca, è che Salvini, con le sue uscite, sconfessa la linea tenuta dai suoi ministri.

Si riferisce alla questione dei balneari, che sta a cuore al centrodestra?

Esattamente. Il maxi-emendamento che riguarda i balneari, e che tra le altre cose prevede forme di compensazione alle aziende familiari che dovessero perdere le concessioni, è stato firmato dal ministro del Turismo Garavaglia. Esponente della Lega.

La polemica col Pd, però, è evidente. 

Per forza, a noi interessa il Paese non le beghe interne tra i partiti del centrodestra. Ciò che noi eccepiamo, e che ci impaurisce, è che l’atteggiamento di Salvini possa in qualche misura pesare sulla stabilità del governo e che a rimetterci sia il Paese intero. Dal Pnrr in avanti. D’altra parte, neanche io se fossi in Salvini sarei tranquillo.

In che senso?

Con ogni probabilità, visti i risultati che sta ottenendo e il crollo nei sondaggi della Lega, Salvini ha già ottenuto un preavviso di sfratto. Dopo le politiche, probabilmente, verrà accompagnato alla porta.

Si aspetta che il Carroccio, visti i presupposti, possa uscire dal governo?

Sinceramente non lo so. Non va dimenticato che Salvini è quello che, a torso nudo dal Papeete, chiese i pieni poteri e sciolse un governo. Francamente, l’aspetto che più mi inquieta è proprio la sua irresponsabilità. Che l’ha portato al crollo di cui accennavo prima. Diciamo che il segretario del Carroccio è un professionista degli autogol imparabili.

C’è chi vocifera che tra Salvini e Conte, sulla guerra in Ucraina, sia rifiorito l’amore. Analisi corretta?

Se le parole hanno un significato, dopo tutto quello che si sono detti, mi sentirei di escludere che possa tornare l’amore tra Salvini e Conte. Detto questo, l’ambiguità delle loro posizioni sulla guerra mi pare che, anche dal punto di vista elettorale, non stia portando grossi risultati. Anzi. Piuttosto, intravedo il rischio che, al pari di Salvini con i suoi, anche Conte rischi di sconfessare la linea del suo ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Ministro che, sulla guerra, sta portando avanti un lavoro egregio.

Conte e Letta hanno ribadito la volontà di procedere assieme. Ma non si sono lesinati attacchi reciproci. Questo campo largo si sta sfaldando prima ancora di nascere?

Diciamo che dei 5 Stelle personalmente comprendo la difficoltà identitaria. Tuttavia, va riconosciuto un oggettivo processo di maturazione soprattutto nella politica estera, che è la chiave di tutto. Premetto che nessuno chiede la fusione tra il Pd e il Movimento, noi abbiamo la volontà di alimentare politicamente il campo largo, anche assumendo posizioni differenti che stabiliscono i perimetri dei due partiti.

Con Calenda, + Europa e Italia Viva come sono i rapporti?

I centristi devono decidere se perseguire un disegno solitario, come valore di testimonianza, o se vogliono contribuire a cambiare il Paese.

 

 

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