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Ensemble spaziale tra Roma e Berlino. Il nuovo accordo dell’Asi

Vento di novità per l’osservazione terrestre iperspettrale grazie al nuovo accordo stretto allo Iac di Parigi tra le agenzie spaziali di Italia e Germania. L’intesa mira a puntare sull’avanguardia tecnologica e a condividere i dati iperspettrali raccolti grazie ai progetti Prisma ed Enmap, rafforzando la sinergia tra le due missioni

Roma e Berlino ancora più vicine nello Spazio. In occasione della 73esima edizione dell’International astronautical congress che si tiene in questi giorni a Parigi, le agenzie spaziali di Italia e Germania hanno stretto un accordo per rafforzare le sinergie bilaterali in riferimento alle missioni iperspettrali di osservazione della Terra. Intesa che fa seguito all’accordo quadro di collaborazione nelle attività spaziali siglato dalle parti già nel 2007 e che li vedrà impegnati da oggi fino al 2030. Ad apporre la firma per il nostro Paese è stato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, mentre per la Germania è stato il direttore dell’Agenzia spaziale tedesca deutsches zentrum für luft und raumfahrt (Dlr), Walther Pelzer.

L’accordo

Si tratta di un accordo che mira a condividere i dati iperspettrali, le strategie, i metodi e i risultati delle missioni iperspettrali di osservazione della Terra Prisma e Enmap. L’italiano Prisma, acronimo di Precursore iperspettrale della missione applicativa, è un sistema di osservazione della Terra innovativo in orbita dal 2019 che integra una macchina fotografica pancromatica (sensibile a tutti i colori) con un sensore iperspettrale, così che tali sistemi elettro-ottici riescano a distinguere la composizione chimico-fisica della superficie terrestre. Mentre Enmap, che sta a indicare l’Environmental mapping and analysis program, è una missione iperspettrale tedesca lanciata nello spazio quest’anno che misura e modella i processi-chiave degli ecosistemi terrestri estraendo parametri geochimici, biochimici e biofisici in modo da fornire informazioni dettagliate sullo stato e sull’evoluzione di diversi ecosistemi terrestri e acquatici. Grazie a tale intesa, le agenzie di entrambi i Paesi si impegneranno inoltre a sostenere l’organizzazione e partecipazione a progetti congiunti, rafforzando le sinergie tra le due missioni e il progresso tecnologico nel campo iperspettrale.

Congresso internazionale dell’astronautica

Lo Iac rappresenta uno dei più significativi congressi mondiali del settore spaziale ed è organizzato, a rotazione un anno in Europa e un anno nel resto del mondo, dalla Federazione astronautica internazionale (Iaf), fondata nel 1951 e che conta ad oggi 73 Paesi membri provenienti dalle principali agenzie spaziali, aziende, centri di ricerca, università, società e associazioni del comparto. È molto ricco il programma congressuale di quest’anno, ispirato al tema generale “Space4@ll”, declinato in eventi, plenarie e sessioni tecniche. Allo Iac prenderanno parte più di 6500 partecipanti provenienti da più di 80 Paesi diversi, a riconferma del respiro internazionale dell’iniziativa che rappresenterà una straordinaria occasione per approfondire tutti gli aspetti correlati al comparto spaziale.

Verso l’edizione milanese dello Iac

Iac Milano 2024, presentato proprio allo Iac di Parigi ieri, sarà una vera e propria vetrina mondiale per il settore spaziale del nostro Paese. All’insegna del motto “Responsive space and sustainability”, si vuole sottolineare l’importanza dello spazio come un luogo sicuro e ad uso pacifico, aperto sia all’esplorazione sia alle collaborazioni internazionali. Quella del 2024 sarà la quinta edizione del congresso a svolgersi in Italia, a riprova della partecipazione attiva e dell’impegno della comunità spaziale del nostro Paese nei confronti della manifestazione, resa concreta anche dagli sforzi organizzativi del comitato formato dall’Asi, Leonardo, e l’Associazione italiana di aeronautica e astronautica (Aidaa). La vittoria di Milano in qualità si sede della 75esima edizione dello Iac è stato un risultato possibile anche grazie al supporto del governo italiano – attraverso il coordinatore del comitato interministeriale per le politiche spaziali – e delle istituzioni locali impersonate nel presidente della regione Lombardia e nel sindaco di Milano, che ha permesso di battere lo scorso ottobre la concorrenza delle altre città candidate.

(Foto: Asi)



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