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Italia protagonista spaziale. SpaceX mette in orbita il satellite Pathfinder di Iride, made in Argotec

L’Italia celebra un doppio successo nel settore spaziale: il satellite precursore del programma Iride, Pathfinder Hawk, realizzato da Argotec, è stato lanciato con successo grazie alla collaborazione con SpaceX, segnando un passo fondamentale per il progetto di osservazione della Terra. Poche ore prima anche il ricevitore satellitare made in Italy, Lugre, ha raggiunto l’orbita. Obbiettivi resi possibili dalle collaborazioni tra istituzioni, industria nazionale e partner internazionali che rafforzano il ruolo del Paese nel comparto globale

Il satellite precursore della costellazione Iride, il Pathfinder Hawk, sviluppato dall’azienda italiana Argotec, è ufficialmente in orbita. Il lancio è avvenuto dalla base spaziale di Vandenberg, in California, grazie a un razzo Falcon 9 di SpaceX. Questo microsatellite rappresenta un prototipo per i sei apparecchi che costituiranno il sistema della costellazione Iride, il progetto italiano per l’osservazione della Terra in orbita bassa unica nel suo genere, che sarà composta da circa quaranta satelliti di diverso tipo e dimensioni pensati proprio per osservare dallo spazio ciò che avviene sul nostro pianeta. Il progetto rappresenta, inoltre, una componente significativa del programma europeo NextGenerationEu, dedicato allo sviluppo delle attività spaziali, a supporto della transizione ecologica e digitale.

Iride è una delle iniziative più ambiziose del Paese nel settore spaziale. Finanziato principalmente attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e il Piano nazionale complementare, il progetto è guidato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) con il supporto tecnico dell’Agenzia spaziale europea (Esa). L’obiettivo è di rendere operativo l’intero sistema Iride, composto da sei costellazioni satellitari con tecnologie radar, ottiche, iperspettrali e multispettrali, entro giugno 2026.

Il presidente dell’Asi, Teodoro Valente, ha sottolineato l’importanza strategica dell’iniziativa: “Il lancio del satellite Pathfinder Hawk segna una pietra miliare per Iride e per l’intero settore spaziale italiano”. Un obiettivo, ha continuato il presidente, che è il “risultato della visione strategica del governo, che ha fortemente sostenuto e finanziato questa infrastruttura come parte del Pnrr, riaffermando l’impegno del Paese nella ricerca e nell’innovazione”. Valente ha anche ringraziato la collaborazione dell’industria nazionale che ha partecipato al programma, attraverso la quale “l’Italia conferma il suo ruolo quale leader tecnologico e scientifico per l’osservazione terrestre”.

Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha celebrato il successo: “Voglio esprimere le mie congratulazioni per il lancio, avvenuto dalla base Vandenberg in California, del primo satellite per la costellazione nazionale Iride”, aggiungendo come si sia trattato di un risultato “che consolida la leadership dell’Italia nel settore spaziale e testimonia l’efficace utilizzo dei fondi del Pnrr”. La premier ha poi ringraziato della collaborazione le due aziende protagoniste del lancio: “Grazie alla collaborazione di Argotec e SpaceX, compiamo un ulteriore passo avanti nel settore dell’osservazione della Terra, nella tutela ambientale e nella prevenzione dei rischi naturali. Un successo che sottolinea il ruolo cruciale delle aziende italiane nell’innovazione e nel progresso scientifico, proiettando la nostra nazione sempre più nel futuro della ricerca spaziale e della sostenibilità”. Una ulteriore testimonianza del ruolo centrale che le aziende private stanno giocando anche nel supportare i programmi spaziali istituzionali. Anche David Avino, fondatore e ceo di Argotec, l’azienda italiana che ha realizzato il satellite, oltre a ringraziare il governo e le agenzie per il supporto al lancio, ha ricordato il ruolo dell’azienda di Elon Musk, “partner di lancio, per averci permesso di raggiungere insieme nuovi orizzonti”

Il Pathfinder Hawk è il primo tassello della costellazione omonima, progettata per fornire dati critici in ambiti come il monitoraggio costiero e marittimo, l’uso del suolo e i servizi di emergenza. Con una risoluzione al suolo di soli tre metri, il satellite testerà le tecnologie e i sistemi che saranno utilizzati dai futuri satelliti Hawk. Nei prossimi mesi, il Flight control team di Argotec sarà impegnato nella fase di commissioning e ottimizzazione del satellite per garantire il successo delle operazioni pianificate. Entro la fine dell’anno saranno lanciati altri nove satelliti della costellazione Hawk, seguiti da ulteriori 15 entro giugno 2026.

Il lancio del Pathfinder Hawk, tra l’altro, è avvenuto poche ore prima di un altro importante risultato per il settore spaziale italiano: il lancio del ricevitore satellitare Lugre (Lunar Gnss receiver experiment), progettato dall’azienda italiana Qascom in collaborazione con Nasa e Asi. Questo strumento, il primo interamente Made in Italy destinato alla Luna, sarà operativo a marzo e testerà connessioni di radionavigazione nello spazio profondo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato: “L’Italia ancora una volta protagonista con il primo strumento interamente Made in Italy prossimo a sbarcare sulla Luna”. Aggiungendo come con questo “si apre quello che si preannuncia un anno d’oro per l’Italia nello spazio”.


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