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Vega-C e la missione Biomass, così l’Italia rafforza il suo ruolo nello spazio

Il lancio del razzo Vega-C nell’ambito della missione Biomass segna un importante traguardo per l’Europa e l’Italia nel settore spaziale. Così l’Italia si conferma leader in un contesto strategico sempre più cruciale. L’autonomia nell’accesso all’orbita bassa è una componente fondamentale per la resilienza e la sicurezza europea, e con Vega-C, l’Europa compie un ulteriore passo verso la piena sovranità spaziale

In uno scenario globale dove lo spazio si configura sempre più come dominio critico per la sovranità tecnologica, l’ultimo lancio del razzo Vega-C rappresenta un segnale tangibile della capacità europea — e italiana — di presidiare segmenti strategici della filiera aerospaziale. L’Europa, da sempre all’avanguardia nella ricerca scientifica e nello sviluppo di tecnologie avanzate, ha compreso l’importanza di una sovranità spaziale che non dipenda da attori extraeuropei. L’accesso autonomo all’orbita bassa, infatti, è oggi una componente essenziale della resilienza continentale, soprattutto alla luce delle crescenti sfide ambientali, delle minacce ibride e della crescente militarizzazione dello spazio. Garantire la capacità di lanciare e posizionare satelliti con sicurezza e precisione rappresenta un vantaggio strategico in un’epoca in cui lo spazio è considerato un’infrastruttura critica per la comunicazione, la sicurezza nazionale e la gestione delle risorse planetarie.

Il Successo del Volo VV26 e la missione Biomass

Il volo VV26 di Vega-C, che ha portato in orbita il satellite Biomass dell’ESA, si inserisce come tassello chiave di una strategia industriale più ampia. Non solo per la sofisticazione del carico utile — il primo radar in banda P capace di mappare la biomassa forestale globale — ma per il ruolo di Avio, realtà nazionale al centro del programma lanciatori europeo, che conferma l’Italia come uno dei pochi Paesi in grado di produrre un vettore completo.

L’Italia protagonista dello spazio europeo

“Un orgoglio nazionale”, ha commentato il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, richiamando la centralità italiana nelle politiche spaziali europee e il valore strategico di un’industria che unisce innovazione, sicurezza e crescita. Un risultato che rafforza la proiezione del sistema Paese nello spazio come infrastruttura critica e leva geopolitica.

Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, ha dichiarato: “Ancora una volta Vega-C ha dimostrato il suo ruolo strategico nel rispondere alle esigenze di accesso allo spazio dell’Europa”.

Cos’è Vega-C?

Vega-C è l’ultimo nato tra i lanciatori dell’Esa (Agenzia spaziale europea) ed è il risultato di anni di sviluppo tecnologico e ingegneristico. Si tratta di un razzo progettato per lanciare satelliti in orbita bassa terrestre, con una capacità di carico superiore rispetto al precedente Vega. L’obiettivo di Vega-C è rispondere alle esigenze crescenti di accesso allo spazio in modo competitivo, sicuro ed efficiente. Con una maggiore flessibilità e prestazioni migliorate, il lanciatore rappresenta una pietra miliare nella crescita delle capacità spaziali europee, riducendo la dipendenza da lanciatori extraeuropei e contribuendo alla sovranità spaziale del continente.

 


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