Una Bibbia del 1400 scritta a mano e decorata, considerata uno dei più alti capolavori dell’arte rinascimentale italiana, che esce eccezionalmente di “casa” per essere esposta al Senato. È la Bibbia di Borso d’Este – dal nome del suo committente, signore e poi duca di Ferrara – che, conservata nella Biblioteca Estense di Modena, da domani e fino al 16 gennaio sarà esposta nella biblioteca del Senato, in piazza della Minerva.
L’opera fu realizzata tra il 1455 e il 1461 dal calligrafo Pietro Paolo Marone e dai miniatori Taddeo Crivelli e Franco dei Russi. A metà ‘800 finì in Austria, tra i tesori degli Asburgo, finché nel 1923 fu acquistata per 5 milioni di lire dal senatore Giovanni Treccani (fondatore dell’Istituto dell’omonima enciclopedia) che la donò alla biblioteca emiliana.
Nella mostra, a ingresso gratuito, i visitatori potranno consultare la versione digitale della Bibbia attraverso schermi touchscreen. L’allestimento fa parte delle attività del Giubileo ed è promosso dal Senato in collaborazione con la presidenza del Consiglio, il ministero della Cultura, le Gallerie Estensi, il commissario straordinario di governo per il Giubileo e l’Istituto dell’enciclopedia Treccani. Assenti per impegni il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, all’inaugurazione sono stati rappresentati dalla vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone e dal sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi. Presenti anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, monsignor Rino Fisichella che è Pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata





















































































