“La probabilità di importazione di casi (di Ebola, ndr) nel nostro Paese è molto bassa“. Parola del ministro della Salute che lo mette per iscritto in una circolare inviata alle Regioni, ai principali dicasteri e alle capitanerie di porto. Nella circolare il ministero retto da Beatrice Lorenzin indica anche le direttive da seguire in presenza di casi sospetti a cui deve far fronte una tempestiva ed efficace “capacità di risposta del Sistema Sanitario Nazionale […] allo scopo di prevenire una possibile trasmissione di questo agente patogeno altamente infettivo“.
COME INFORMARSI
Il Governo ha messo a disposizione tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica sia in Italia che all’estero sul sito del Ministero della Salute, e segnala, inoltre, una mappa aggiornata sulla distribuzione dei casi di Ebola elaborata dalla World Healt Organization.
LE ORIGINI DELL’EPIDEMIA
L’epidemia che sta imperversando nell’Africa occidentale è causata da “Zarire ebola” virus, scrive il ministero della Salute, ed è la prima volta che colpisce l’Africa dell’Ovest. È “la più estesa epidemia di Ebola mai registrata, per numero di casi e diffusione geografica, e la più difficile in termini di gestione/controllo. Per la prima volta, inoltre, l’epidemia ha coinvolto le grandi città, richiedendo, per controllarla, uno sforzo di cooperazione che alcuni Stati, Italia compresa, stanno mettendo in atto. Nelle aree colpite si prevede che il tasso di nuovi casi continuerà ad aumentare nelle prossime settimane, forse mesi. L’OMS stima che per poter arrivare ad un controllo dell’attuale epidemia saranno necessari almeno 6-9 mesi, durante i quali dovranno essere messi in campo interventi forti e coordinati“.
IL VIAGGIO DEL VIRUS EBOLA
L’epidemia, iniziata nel dicembre del 2013, ha interessato alcuni Paesi dell’Africa Occidentale. Il 22 settembre sono stati registrati 20 casi di Ebola e 8 decessi in Nigeria (il virus è stato introdotto a luglio dalla Liberia), mentre in Senegal è stato segnalato solo un caso, introdotto da fine ottobre dalla Guinea. I Paesi attualmente più colpiti sono la Guinea, la Liberia e la Sierra Leone.
È del 30 settembre, invece, la prima segnalazione di Ebola fatta dagli Stati Uniti alla Organizzazione Mondiale della Sanità, anche questo di importazione e di un cittadino con storia recente di viaggio in Africa.
Un ulteriore focolaio, si legge nella circolare, “non collegato a quello in corso in Africa Occidentale, nella Repubblica Democratica del Congo con 70 casi (30 confermati, 26 probabili e 14 sospetti) alla data dell’1 ottobre 2014“.