Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Sono loro il futuro del Movimento 5 Stelle? Dopo l’ennesima espulsione di due parlamentari pentastellati e la rivolta della base culminata ieri in una protesta nientemeno che davanti a casa di Beppe Grillo a Marina Di Bibbona, il comico genovese corre ai ripari.
In un post sul suo blog che ha fatto rapidamente il giro del web, annuncia di essere “un po’ stanchino” e, pur rimanendo nel ruolo di garante, propone la creazione di “una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale”. Nessuna possibilità di scelta, i nomi li fa lui, ma chiede alla base di pronunciarsi sul sì o sul no.
Un plebiscito che è sicuramente un modo per porre rimedio a tutte le polemiche scoppiate nei giorni scorsi e alla richiesta di maggiore democrazia all’interno del movimento. Ma tra le tante letture che ora si sommano, ce n’è una secondo cui questo gesto non sia troppo concordato con Gianroberto Casaleggio e suo figlio Davide ma un tentativo di arginare il loro sempre maggiore potere all’interno del movimento.
Ecco alcune reazioni registrate su Twitter:
Forse adesso, senza Grillo e Casaleggio, il M5S comincia a fare politica sul serio. Speriamo. #scongelati
— Marco Cobianchi (@marcocobianchi) 28 Novembre 2014
L'ultimo post di Grillo mi sembra certifichi, più che la sua abdicazione, il fallimento dell'idea di democrazia digitale di Casaleggio.
— Fabio Chiusi (@fabiochiusi) 28 Novembre 2014
Noi tutti a sbellicarci x il picchiatello @carlosibilia , ma non è che gli altri 4 siano più perspicaci, eh #m5s
— laura cesaretti (@lauracesaretti1) 28 Novembre 2014
== Inizia il declino di Grillo, la palla ai talebani http://t.co/GmXSjZ4BRu via @weuropa
— Mario Lavia (@mariolavia) 28 Novembre 2014
Se @beppe_grillo è stanchino, immagino come possa sentirsi #Napolitano.
— Peppe Del Vecchio (@giusev76) 28 Novembre 2014
Lo hanno interdetto? "Grillo: sono un po’ stanchino. E nomina un direttorio" – http://t.co/OzwVUVxmV2 via @sole24ore
— albe annicchiarico (@albe_) 28 Novembre 2014
uno vale uno, ma cinque valgono più di uno che vale uno, che però sono vice di uno che vale uno. uhm. http://t.co/hyQlXSyxTs
— emanuele menietti (@emenietti) 28 Novembre 2014
La democrazia di Grillo, che doveva essere la grande, strepitosa salvezza dell'umanità, si è ridotta a un televoto. Due opzioni: sì o no?
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 28 Novembre 2014
Quindi il pentavirato che affianca e sostituisce Grillo non lo decide la RETE?
— massimo mantellini (@mante) 28 Novembre 2014
Da diarchia il Movimento 5Stelle diventa oligarchia. Democratici no?
— Federico Mello (@fedemello) 28 Novembre 2014