Pubblichiamo un estratto dell’intervista del quotidiano il Tempo a Giuliano Cazzola, che approfondisce il programma che Matteo Salvini ha esposto sul quotidiano Il Foglio
Il primo punto che emerge è: meno Europa. Quasi a significare che il presupposto per riportare l’Italia verso lo sviluppo sia superare l’attuale assetto europeo di Ue a trazione tedesca.
Il mio disaccordo con Matteo Salvini è totale su questo punto, che è fondamentale non solo per ogni corretta analisi della situazione, ma anche per le politiche da adottare. Il mio slogan è più Europa, anche a trazione tedesca. Più Europa per me significa meno sovranità nazionale. Quello di Salvini è un ‘’patriottismo’’ peloso. Viene da uno il cui partito, fino a pochi mesi fa, predicava la secessione.
Leggendo il programma par di capire che le politiche di austerità siano la causa dello spostamento del carico fiscale sul patrimonio. E’ così ed è superabile questo stato di cose?
Ovviamente io condivido le politiche di risanamento, quelle del governo Monti in particolare, compresa la riforma delle pensioni che Salvini vorrebbe abolire e che, invece, ha ridato credibilità al Paese in un momento critico.
Il quarto punto, ‘spendere per produrre’.
Il deficit spending non porta da nessuna parte. Nel 2011 i tassi di interessa sui Btp decennali erano ormai prossimi a toccare l’8%. Ora sono stabilmente al di sotto del 2%. E le aste dei rinnovi e delle sottoscrizioni dei titolo di Stato vanno bene. Pensi a quanti miliardi in meno per il servizio del debito. Sono queste le risorse che servono, insieme al basso costo del petrolio, al cambio dell’euro e alle conseguenze sul mercato del lavoro del Jobs act Poletti 2.0.
Altro punto importante, la Flat Tax. Quanto è importante?
Anche un orologio rotto segna l’ora giusta per due volte in un giorno. Quando vengono meno i presupposti di fondo (l’Europa, l’euro, la stabilità) è inutile cercare delle convergenze su aspetti secondari.
Con questo programma, Salvini può proporsi come il principale cacciatore nella prateria dei moderati?
Direi di no. La sua è una posizione estremista, come ce ne sono altre in Europa. Salvini ha capito che lì c’è uno spazio. Ma così non si governa. La Grecia ne è la prova. Vede, i due Mattei sono come il dr. Jeckill e Mister Hyde. Renzi è il primo, Salvini è il secondo. Ma rappresentano la stessa visione di una politica senza principi.