Pubblichiamo la seconda puntata dell’analisi di Giuliano Cazzola sul programma della Lega. La prima puntata si può leggere qui.
Sesto punto: abolizione della Legge Fornero.
La riforma delle pensioni del 2011 ha salvato il Paese dalla bancarotta. Il problema degli ‘’esodati’’ è sempre stato esagerato nei numeri ed è stato risolto con ben sei sanatorie (costate a regime una dozzina di miliardi).
Settimo punto: no Ttip.
Siamo sempre al delirio dell’autarchia. L’apertura transatlantica dei mercati porterà competizione e sviluppo. L’Italia non può pretendere di continuare ad esportare chiudendo le frontiere alle importazioni. Per giunta l’euro è diventato, con l’attuale valore del cambio, una moneta competitiva. Ma se se ne occupa Gianni Pittella, Salvini può dormire sonni tranquilli.
Ottavo punto: valorizzare le diversità e controllare le frontiere.
L’immigrazione selvaggia e clandestina è sicuramente un fatto grave. Non così quella regolare. In molti settori produttivi la presenza degli stranieri è determinante a causa del ‘’lavoro rifiutato’’ da parte dei giovani italiani. Gli stranieri non rubano il posto a nessuno, ma occupano dei posti, anche qualificati, da cui gli italiani girano al largo.
Nono punto: si può tassare solo se c’è reddito.
Circa 10 milioni di contribuenti usufruiscono della no tax area o annullano l’imposta con le detrazioni. Su 41,3 milioni di contribuenti Irpef i primi 13,5 milioni non dichiarano quasi nulla. Su circa 800 miliardi di evasione contestata la somma effettivamente riscossa dal 2000 al 2012 è pari a circa 70 miliardi.
Decimo punto: superamento del sistema dei trasferimenti fiscali.
Se la veda con il suo amico Tsipras. A noi non importa nulla dei greci che hanno il torto di averlo votato.
Considerazioni conclusive.
‘’L’Italia è un Paese attraversato dai miraggi, dove non esiste la verità’’. (Gabriel Garcia Marquez)
Svalutazioni ricorrenti, competizione al ribasso, dogane e vincoli alle importazioni, sottovalutazione del potenziale delle esportazioni verso i paesi emergenti, statalismo in economia, limiti alla liberta’ di circolazione, ri-occupare, nella divisione internazionale del lavoro, spazi in settori economici arretrati. Questo in punture di spillo e’ il programma della Lega: l’Italia circondata da muri che consuma quello che produce ad alti costi.