Cinque candidati a governatore si presentano al voto del 31 maggio nelle Marche che rinnova il consiglio regionale. Sono Gian Marco Spacca (presidente uscente), si presenta con una lista civica appoggiata da Forza Italia), Luca Crescioli (Pd), Gianni Maggi (M5s), Francesco Acquaroli (Fdi-An) e Edoardo Mentrasti (Altre Marche – Sinistra unita).
Come in molte delle regioni al voto, anche nelle Marche le divisioni interne ai partiti e le alleanze dell’ultimo momento sono al centro dell’attenzione, più dei programmi presentati dai vari candidati presidenti.
IL SINDACO DELLE MARCHE LUCA CERISCIOLI
Ceriscioli “sindaco delle Marche”, come Renzi sindaco dell’Italia. Il candidato del Partito Democratico Luca Ceriscioli propone un programma per far “cambiare verso” alla regione, sulla falsa riga del cambiamento nazionale vantato da Matteo Renzi. Appoggiato dalle liste Uniti per le Marche e Popolari per l’Italia, nei primi 300 giorni di governo Crescioli propone lo snellimento delle procedure amministrative (e quindi dei loro costi), sostegno all’affitto e rilancio dell’edilizia popolare, snellimento delle liste d’attesa negli ospedali pubblici, investimenti – con fondi europei ma non solo – su politiche di incentivi al lavoro per contrastare la disoccupazione giovanile, sblocco degli investimenti per le strutture ospedaliere, incentivare l’economia rurale e le produzioni di qualità.
Un programma articolato (consultabile qui in pillole e qui completo), con cui il candidato del Partito Democratico propone di valorizzare gli aspetti caratteristici e territoriali della regione.
LA SPACCATURA DI GIAN MARIO SPACCA
Dopo due mandati alla guida della Regione Marche, il candidato Gian Mario Spacca si ripresenta alle elezioni alla ricerca di una terza vittoria, ma lo fa cambiando partito. Dopo il mancato appoggio del Partito Democratico, infatti, Spacca ha deciso di candidarsi ugualmente con una lista civica (Marche 2020) e trovando l’appoggio di Forza Italia e Area Popolare (Ncd e Udc).
Queste elezioni sono un “referendum tra noi e loro”, si legge su un manifesto elettorale di Spacca (consultabile qui), in cui seguono 10 fatti concreti che il presidente uscente si impegna a realizzare in caso di rielezione: 1. Eliminazione progressiva dell’Irap; 2. Reddito di cittadinanza di 800 euro per disoccupati giovani e di lunga durata; 3. Fondo sociale per la famiglia contro la povertà; 4. Eliminazione delle liste d’attesa nella sanità; 5. Banda extra larga; 6. Wi fi libero in tutte le aree di servizio pubblico; 7. Riduzione dei costi della politica del 50%; 8. Semplificazione dell’amministrazione; 9. Tutela della scuola; 10. Unità delle Marche contro lo smembramento delle Regioni.
GIANNI MAGGI
Il candidato del Movimento 5 stelle è Gianni Maggi. Attivista pentastellato dal 2008, lavora nell’ambito della comunicazione. Non è possibile rintracciare il programma elettorale di Maggi in rete, ma il forte radicamento nel territorio lo vedono in terza posizione negli ultimi sondaggi (14 maggio 2015) dopo Ceriscioli e Spacca.
LA DESTRA DI FRANCESCO ACQUAROLI
Con una situazione quantomeno anomala, in cui i due maggiori candidati provengono dallo stesso partito, Francesco Acquaroli è il candidato che si propone come alternativa alla sinistra. Appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega Nord, Acquaroli è sindaco di Potenza Picena ed ex consigliere regionale.
Non è rintracciabile un programma elettorale consultabile.
LE ALTRE MARCHE DI EDOARDO MENTRASTI
Altre Marche-Sinistra Unita è la lista che appoggia il candidato Edoardo Mentrasti. Con un programma di circa 50 pagine (qui il pdf), il candidato della sinistra pone al centro dei suoi obiettivi i diritti: quello al lavoro, al reddito sociale per disoccupati e precari, alla salute, alla casa ai beni comuni e all’ambiente.
Sesta puntata di una serie di approfondimenti sulle Regionali. La prima puntata sul Veneto si può leggere qui, la seconda puntata sulla Liguria qui, la terza sulla Campania qui, la quarta sulla Puglia qui, la quinta sulla Toscana qui)