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Usa 2016, così Formiche.net racconterà le elezioni americane

Una sezione interamente dedicata alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America. Articoli e approfondimenti per seguire tutti i passi dell’evento politico più seguito al mondo, raccontando protagonisti e avvenimenti della campagna elettorale. Si tratta di “USA 2016”, il progetto editoriale ospitato dal portale Formiche.net e presentato alla stampa ieri a Roma.

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CHI C’ERA

All’incontro nella redazione del sito erano presenti il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, il portavoce dell’ambasciata Usa in Italia, Jeffrey Galvin, il direttore di Formiche.net, Michele Arnese, il curatore del progetto Giampiero Gramaglia, giornalista, già corrispondente da Washington e attualmente consigliere per la comunicazione dell’Istituto per gli Affari Internazionali, e il fondatore di Formiche e direttore del Centro Studi Americani di Roma, Paolo Messa. Alla conferenza stampa anche tanti giornalisti di tv, agenzie e carta stampata, come Marco Ventura, che ha scritto oggi per il Messaggero un ampio articolo.

UN LABORATORIO DI DEMOCRAZIA

Per Messa, le elezioni americane rappresentano “la prova più bella di democrazia”, un vero e proprio laboratorio “al quale è impossibile non guardare”. Gli Usa, rimangono prima di tutto “un riferimento culturale per l’Occidente” ed anche per questo che Formiche.net se ne occuperà in modo approfondito.

IL MOMENTO DELLA PARTENZA

Michele Arnese ha spiegato invece di essere “molto contento e orgoglioso di questa collaborazione con il direttore Gramaglia, la sezione impreziosirà ancor di più il sito per la sua capacità analitica coniugata con rare doti di equilibrio”.

LE OLIMPIADI DELLA POLITICA

Gramaglia, parlando successivamente, ha subito raccontato la genesi del progetto, nato, non in senso riduttivo, “quasi come un gioco”. “Siamo partiti a quasi mille giorni dalle elezioni americane, ora siamo a poco più di 500 giorni: non si vota domani, c’è ancora una lunghissima stagione da percorrere ma è una stagione che ogni giorno praticamente produce notizie. Le elezioni americane sono per la politica internazionale quello che i Giochi Olimpici sono per l’informazione sportiva. Non solo per la stessa cadenza, ogni quattro anni, ma per la valenza globale, perché sono un evento che interessa tutti senza lasciare nessuno insensibile”.

LO SGUARDO AI VALORI

Per il portavoce dell’Ambasciata Usa, Jeffrey Galvin, politologo del Colorado con un passato diplomatico nella vicina Spagna, le elezioni americane rappresentano, senza dubbio, il momento più alto della vita pubblica del suo Paese, seguitissimo dai media proprio perché fonte di un “grande dibattito nazionale”. Ogni 4 anni, attraverso la corsa presidenziale, la più grande democrazia al mondo si guarda allo specchio per fare un check-up dello stato di salute dei suoi valori fondanti. “Si fa spesso riferimento alle elezioni americane come a un appuntamento sempre più costoso. Vero, ma solo in parte”. Il denaro non è tutto, sono i valori e le proposte,  il sogno di un futuro migliore a muovere il voto del popolo americano, come quello di ogni nazione libera.

UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE

Poi è intervenuto Lapo Pistelli che, dopo essersi complimentato per l’iniziativa, ha raccontato di essere “un appassionato di lunga data di Stati Uniti e ho avuto il privilegio di seguire cinque convenzioni democratiche, so quanta ricchezza ci sia in quegli appuntamenti”. Il viceministro degli Esteri ha poi parlato della visita di Putin in Italia, delle relazioni fra Italia e Russia, e di molto altro (qui il resoconto dell’intervento di Pistelli).

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