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Renzi e il Pd si sentono nel mirino delle procure?

Da quanti mesi sentivamo raccontare che i week end erano decisivi per chiudere – in qualche modo – la questione greca? Poi, come nel gioco dell’oca, il lunedì, si ritornava alla casella di partenza fino al prossimo week end nuovamente cruciale, con le immagini di Alexis Tsipras che camminava di buon passo e di Varoufakis che si aggirava per i corridoi del Palazzi di Bruxelles con quella faccia un po’ così…. da faina (nota ladra di polli). Adesso è stata la Ue a chiudere il negoziato. Alla buon’ora. Ma riuscirà a tenere una posizione per almeno 48 ore?

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Consigliamo la lettura dell’articolo di Francesco Verderami nella rubrica ‘’Settegiorni’’ sul Corriere della Sera del 27 giugno. Il ‘’retroscenista’’ lascia chiaramente intendere che il premier (il Royal baby, come lo chiama Giuliano Ferrara) e il Pd si sentono nel mirino delle Procure. Viene addirittura virgolettato, in proposito, un colloquio tra il premier e il ministro Alfano di questo tenore: ‘’Mi aspetto una reazione. Tenteranno la resa dei conti’’. ‘’E i conti – aggiunge Verderami – al Nazareno li hanno tenuti: tra sentenze della Consulta, atti del Tar e inchieste delle Procure, la lista è così lunga che non viene più indicata sotto la voce ‘’coincidenze’’. Verderami non va oltre. Ma quando non si è più nel campo delle ‘’coincidenze’’ – ci chiediamo noi – siamo autorizzati ad immaginare che esista – ancora una volta – un disegno premeditato, organizzato e coordinato? E se così è, se ne può scrivere come se si trattasse di una situazione non solo prevedibile, ma anche normale?

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’Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer!’’: era l’intonazione orgogliosa dei comunisti che accompagnava le oceaniche manifestazioni del bel tempo che fu. Adesso i loro eredi dovranno rassegnarsi a scandire: ‘’Fassina, Civati, Vendola, Landini!’’. Si chiama degenerazione della specie

(LE ALTRE PUNTURE DI SPILLO DI CAZZOLA SI POSSONO LEGGERE QUI)

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