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Verità e bugie su occupazione e cassa integrazione

Roberto Maroni, Giuliano Poletti ed Emma Marcegaglia

Continua la contrazione delle richieste di cassa integrazione da parte delle imprese: a luglio l’Inps ha autorizzato complessivamente 52,4 milioni di ore di CIG, con una diminuzione del 26,9% rispetto a luglio 2014, mese nel quale le ore autorizzate erano state 71,7 milioni. Segno meno anche nel confronto con il mese precedente. Il dato è sicuramente positivo, ma si iscrive nella medesima logica su cui è aperto il confronto tra il Ministero (e l’Inps) e l’Istat. Statisticamente un lavoratore in CIG è considerato occupato. Se rientra al lavoro è un buon segno per tanti motivi, ma il numero degli occupati non aumenta.

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Mettiamoci per un momento nei panni di un militante della sinistra sedicente radicale. Durante le elezioni europee ha fatto campagna elettorale per Alexis Tsipras. Poi ne ha festeggiato la sua vittoria in Grecia, magari chiudendo un occhio sulle alleanze. In seguito, il nostro militante ha visto nel leader greco il ‘’vendicatore’’ di anni di politica di rigore, l’alfiere di ‘’un altro mondo è possibile’’ ed ha mitizzato il referendum al punto di voler testimoniare la sua vicinanza recandosi ad Atene per condividere il successo del NO. In Italia qualche quotidiano si è persino azzardato ad evocare l’esperienza gloriosa delle Brigate internazionali che, durante la Guerra civile spagnola (1936-1939), combatterono a sostegno della Repubblica contro la coalizione dei fascismi europei. Oggi Tsipras è un cagnolino a guinzaglio di Angela Merkel. È divenuto il più fedele esecutore delle politiche della Cancelliera. Persino Wolfgang Schauble ha garantito per lui davanti al Bundestag. E come, se non bastasse, Tsipras è intenzionato a chiedere, attraverso le elezioni anticipate, il voto dei greci su di una politica opposta a quella su cui ha avuto il mandato nelle precedenti consultazioni.

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Esattamente 47 anni or sono, nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968, le truppe corazzate del Patto di Varsavia (l’alleanza militare dell’Urss e dei Paesi satelliti) invasero la Cecoslovacchia per stroncare la c.d. Primavera di Praga, ovvero l’esperimento del comunismo dal volto umano di Alexander Dubcek. L’intervento militare divenne l’occasione per una prima presa di distanza da parte del Pci nei confronti di un’iniziativa dell’Unione sovietica e del blocco comunista. L’Ufficio politico emise un comunicato in cui si esprimeva ‘’grave dissenso’’. Oggettivamente, non si trattava di un atto di grande coraggio, ma allora tutti erano disposti a fare delle grandi concessioni al Pci e a considerare lo spostamento di qualche metro dalla posizione di supino allineamento alla stregua di un percorso lungo sette leghe. Chi si ricorderà ora di questa ricorrenza?

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