Skip to main content

Banca Etruria, Renzi e i grembiulini

I sondaggi elettorali confermano la persistenza di uno zoccolo duro di astensionismo. A leggere la storia d’Italia il fenomeno non è affatto nuovo. Nell’Italietta liberale vi erano alte percentuali di non partecipazione al voto benché il diritto di elettorato attivo fosse sostanzialmente limitato ai ceti abbienti (il suffragio universale per i soli uomini venne introdotto nel 1912). Basti pensare che nelle elezioni generali del 1890 su circa 2.750.000 iscritti alle liste si recarono ai seggi solo in 1.477.000 (53,7%) la media più bassa registrata fra il 1870 e il 1924. Anche allora vi erano percentuali più elevate nelle regioni meridionali (fino al 70%) che in quelle settentrionali (meno del 40%).

++++

Sempre leggendo la storia d’Italia si scopre il ruolo fondamentale che vi hanno svolto la massoneria come istituzione e i singoli esponenti politici ad essa affiliati, a partire dal Risorgimento. Perché stupirsi allora se anche adesso si intuisce un intenso traffico di grembiulini?

++++

Matteo Renzi in occasione della conferenza stampa di fine anno dà conto delle azioni compiute dal Governo. Chissà se spiegherà se sono state vendute e a quale prezzo le auto blu postate su internet nei giorni radiosi della prise du pouvoir?

++++

Tra i manifestanti davanti alla sede della Banca d’Etruria ad Arezzo è stato intervistato un giovane che lamentava un raggiro ai danni del nonno quasi novantenne. Chissà con chi se la sarebbe presa se il nonno avesse fatto testamento a favore di una prosperosa badante.

×

Iscriviti alla newsletter