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Agid, ecco come Samaritani rimetterà mano alle indennità

Assunzioni, doppie indennità e ritardi cronici. Sono tanti i nodi da sciogliere all’interno dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, la cui matassa è passata esattamente un anno fa nelle mani di Antonio Samaritani, che ha ereditato la gestione di Alessandra Poggiani (leggi qui le idee di Poggiani e Samaritani a confronto). E c’è chi già inizia a riconoscere alcuni meriti al dg dell’Agid: quello ad esempio di aver annunciato l’adozione di provvedimenti per recepire quanto previsto, in tema di personale, dalla legge istitutiva dell’Agenzia. E porre fine, così, alla attuale selva di indennità di una parte del personale dell’Agid.

Ecco i segnali sul fronte contrattuale, mentre sui progetti da portare a termine la sfida è rappresentata dall’integrazione dei tre progetti pilastro della riforma della PA: identità digitale, anagrafe unica ed e-payment.

GLI OBIETTIVI DEL VERTICE

Istituita dal governo Monti nel 2012, l’Agid è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del presidente del Consiglio dei ministri ed ha il “compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana in coerenza con l’Agenda digitale europea”. “L’inizio di un ordine, nella governance e nella gestione dei fondi, appunto, a partire dalle indicazioni contenute nell’ultima Legge di Stabilità”, ha detto Samaritani di recente a La Repubblica. “Fare ordine nella materia equivale a rompere gli attuali schemi di potere, nelle pubbliche amministrazioni, cosa che finora si è rivelata molto difficile”, ha scritto Alessandro Longo che lo intervistava.

L’INCONTRO I SINDACATI

L’8 aprile durante una riunione tra la delegazione di parte pubblica, quelle di parte sindacale e la Rsu, con all’odg “Comunicazioni del Direttore Generale” e “Questioni segnalate dalle OO.SS. e dalla Rsu”, il direttore generale – secondo quanto trapela da ambienti sindacali – ha evidenziato che si procederà ad una graduale revisione organizzativa e funzionale dell’Agenzia, che determinerà l’istituzione di nuovi servizi. In quella circostanza Samaritani ha sottolineato che l’esigenza di sciogliere alcuni nodi che non hanno consentito tra l’altro di quantificare le risorse complessivamente destinabili al finanziamento della contrattazione integrativa. L’indennità che sarà erogata, con decorrenza ancora da definire, al personale Agid, nei confronti del quale troverà applicazione il ccnl Ministeri, sarà – ha detto il dg dell’Agenzia – di importo pari all’indennità di amministrazione riconosciuta ai lavoratori dell’Agenzia delle Dogane.

“Non hanno voluto eccedere il massimo previsto per le amministrazioni pubbliche, ma si è scelta comunque l’indennità di amministrazione più elevata, quella delle dogane, per colmare, seppur in parte, la differenza abissale. Nonostante questo, per quanto riguarda i comandati, c’è quasi un dimezzamento del salario accessorio che percepivano prima”, hanno commentato fonti ministeriali. Salario accessorio – fanno notare gli stessi – già eccepibile perché “si tratta di retribuzione variabile distribuita a pioggia, del tutto slegata da merito e produttività come è obbligatoriamente previsto dall’attuale legislazione sul pubblico impiego”.

LE INTENZIONI DI SAMARITANI SULLE INDENNITA’

Le misure annunciate da Samaritani hanno l’obiettivo di mettere ordine nella selva di indennità dell’Agenzia, “a volte anche ad personam”, riferiscono fonti vicine all’agenzia di Samaritani, ereditate dagli enti che hanno preceduto nelle funzioni l’Agid (Aipa, Cnipa, DigitPA), e che avrebbero prodotto alcuni paradossi: “Funzionari che hanno cumulato una retribuzione pari a quella dei Dirigenti dello Stato, impiegati esecutivi che agevolmente hanno raddoppiato la retribuzione rispetto ai pari grado che operano nel pubblico impiego”, dice una fonte ministeriale a Formiche.net.

Ambienti sindacali hanno definito la scelta di Samaritani quantomeno “presentabile”, rispetto alla “chiara illegittimità della doppia indennità costituita dal salario accessorio dell’amministrazione di provenienza che all’epoca sommavano al salario accessorio dell’Aipa, Cnipa, DigitPA e alla fine Agid”.

In base a quanto previsto dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 9 gennaio 2015 in tema di “Determinazione delle dotazioni delle risorse umane, finanziarie e strumentali dell’Agenzia per l’Italia Digitale”, al personale Agid si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto Ministeri. Sulla base di una delibera Aipa del 1994, l’attuale sistema prevede un’indennità pari al 50% dell’intera retribuzione, alla quale, in virtù della suddetta interpretazione interna, si cumula l’indennità dell’amministrazione di provenienza. “E questo nonostante le numerose pronunce dell’Aran contro la doppia indennità”, fanno notare fonti ministeriali spiegando dunque che per effetto del cumulo tra le due indennità, (quella di provenienza e quella di arrivo) la percentuale di maggiorazione dello stipendio oscilla tra il 60 e l’80%. L’indennità delle dogane, secondo tabelle, varrebbe invece all’incirca il 30/35% della semplice voce stipendio.

GLI SBUFFI DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Cisl Funzione pubblica ha però esternato il suo disagio per il tempo – “a dir poco esiguo”, si legge in una nota –  che Samaritani ha riservato al confronto. E ciò, “nonostante i temi posti all’o.d.g. fossero di rilevantissimo interesse per i lavoratori ed il futuro stesso dell’Agenzia”. Sui temi in discussione, il sindacato ha chiesto che “le proposte avanzate siano illustrate all’interno di specifici documenti da mettere rapidamente a disposizione delle OO.SS. e che tutte le tematiche poste all’o.d.g. dell’incontro siano discusse all’interno di appositi tavoli di confronto, anche di natura tecnica, da aprire nel più breve tempo possibile”.

“Al di là dell’ammontare dell’indennità che sarà ritenuta maggiormente confacente alle peculiarità dei fini istituzionali al cui perseguimento l’Agid è chiamata, è ferma opinione della scrivente O.S. che il tema più generale degli effetti delle nuove retribuzioni da riconoscere ai lavoratori vada discusso nell’ambito di uno specifico tavolo di confronto, eventualmente anche di natura tecnica”, si legge nella richiesta ufficiale di apertura di un tavolo di confronto firmata dal segretario nazionale Daniela Volpato e indirizzata a Samaritani, al ministero per la semplificazione e la pa e al dipartimento Funzione pubblica.


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