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Tempa Rossa, Campania, Lodi. Quale sarà la prossima tappa della road map delle Procure?

Matteo Renzi

Prima è toccato al presidente del Pd campano, poi al sindaco di Lodi. Quali saranno le prossime tappe della road map delle Procure? Un assessore della Giunta del Friuli VG? O un collaboratore di Dario Nardella a Firenze? #Matteononstaresereno.

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Il fatto che esista, anche in politica, una legge del contrappasso è un’ulteriore prova dell’esistenza di Dio. Anche volendo archiviare la “questione morale’’ sbandierata da Enrico Berlinguer contro Bettino Craxi, la sinistra ha vissuto di rendita sulle disavventure giudiziarie di Silvio Berlusconi. Non solo il leader ma anche Forza Italia, prima, il Popolo della Libertà, poi, sono stati dipinti dal circuito mediatico-giudiziario come partiti penetrati dalle mafie, inquinati dalla corruzione, condannati a prostrarsi davanti agli interessi personali del Capo e quant’altro di peggio si potesse immaginare. Adesso si cominciano a usare le stesse tecniche di discredito nei confronti del Pd. Per rendersene conto basti osservare il clima che si sta creando intorno a quel partito o meglio nei confronti della maggioranza renziana.

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Ospitato nel “tinello’’ di Giovanni Floris a ‘’Di Martedì’’, Pierluigi Bersani ha esposto quale sarà la sua linea di condotta rispetto al referendum salvavita (di Matteo Renzi) d’autunno. Voterà Sì perché, a suo avviso, nel confronto tra gli elementi positivi e quelli negativi, i primi, a suo parere, sono prevalenti. Ad una condizione, tuttavia: valuterà come si svolge la campagna referendaria, perché se Renzi dovesse strafare ed insistere nel dividere l’elettorato tra “buoni’’ e ‘’cattivi’’, tra innovatori e conservatori, tra chi vuol bene all’Italia e chi no, l’ex segretario del Pd (sbertucciato a suo tempo dai ‘’grillini’’) potrebbe cambiare opinione. In sostanza, secondo Bersani lo slogan del premier/segretario, nel referendum d’autunno, dovrebbe essere il seguente: “Abbiamo preso a calci la Costituzione. Ma poco poco’’.

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Qualche novità nelle celebrazioni del 1° Maggio. A Bologna hanno svolto i discorsi ufficiali, in Piazza Maggiore, delle persone disabili e i rappresentanti delle loro associazioni. E’ intervenuto, anche, l’Arcivescovo Matteo Zuppi, con un discorso molto apprezzato. Pare che Papa Francesco, informato dell’evento, si sia rammaricato per non essere stato invitato a Genova dove si è tenuta la manifestazione unitaria di rango nazionale. Sarebbe stato disposto a parlare subito dopo Carmelo Barbagallo.

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