Bella Italia: solidarietà, slancio nazionale e le opposizioni che non gridano: “La terra trema, governo ladro”. E pure bella, bellissima la presenza dei migranti e le iniziative delle comunità islamiche. C’è il solito fascicolo aperto dalla magistratura per “disastro colposo” ma senza, ancora, un oggetto specifico e idee chiare sui tipi di reato da perseguire. Ma pazienza.
Una cosa però vorrei dire: la voce che non sopporto è quella degli ambientalisti di professione e mestiere e dei politici pappagalli (moltissimi di sinistra) che ne seguono le battaglie. Per opportunismo. Leggo che occorrerebbero 100 miliardi per l’adeguamento antisismico delle nostre abitazioni. Una cifra enorme. Che, però, se avessimo distribuito negli anni, per tempo, non sarebbe stata impossibile come appare oggi.
Io penso che questo paese ha due vere emergenze ambientali: gli adeguamenti antisismici e l’assetto idrogeologico. Per come è fatto il paese e per come è fatto il nostro sottosuolo. 100 miliardi sono tanti. Ma quanti ne abbiamo speso, in 20 anni, per politiche ambientaliste farlocche, ideologiche, antinazionali? Per referendum antienergetici, battaglie assurde e costose contro il petrolio, il gas, il nucleare, le pale eoliche, le biomasse ecc ecc? Esattamente 100 miliardi (la cifra che servirebbe ad adeguare le case contro i sisma) è quello che pagheremo in 10 anni sulle nostre bollette elettriche per gli incentivi a pioggia alle rinnovabili.
Paghiamo bonus esosi per le ristrutturazioni energetiche (un comico circolo vizioso, con cui la gente si illude di risparmiare “ecologicamente” il costo in bolletta dell’energia proprio esoso per i regali alle rinnovabili) ma a nessun ambientalista è venuto mai in testa il “bonus antisismico”. Siamo costretti a vederci imposta l’agenda delle opere pubbliche da ambientalisti farlocchi che dicono no ad ogni infrastruttura. Ma progettare ed eseguire opere e infrastrutture è anche un modo per studiare, conoscere meglio e adeguare il nostro territorio.
Ora basta col farlocchismo ecologista. Sarebbe ora di chiedere ai partiti (tutti) una sana revisione: nei vostri programmi, meno concessioni all’ambientalismo farlocco e alle sue mode (dal no a ogni fonte energetica al cibo biologico) e più proposte (e idee) per antisismica e riassetto idrogeologico. Ambiente in Italia è questo.