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Perché anche l’agricoltura merita un posto nel piano Industria 4.0

Di Ivano Valmori

A dispetto del nome, il piano nazionale Industria 4.0 non si occupa solo di fabbriche ma anche di campi o, per meglio dire, di agricoltura, una delle eccellenze italiane. Non è un caso che nella cabina di regia del piano sieda anche il Ministro Martina.

L’agricoltura italiana sta vivendo un momento di forte innovazione, dove le nuove tecnologie la fanno da padrona. È per questo che noi di Image Line, che dal 1988 proponiamo soluzioni digitali alle aziende, abbiamo fatto una fotografia del settore insieme a Nomisma.

Dall’ultima ricerca, che prende in esame i consulenti in agricoltura (tecnici, agronomi, agrotecnici e periti agrari) sono emersi dati molto interessanti.

L’82.3% dei consulenti usa quotidianamente internet per la propria attività. Relativamente ai vantaggi offerti dalla rete, quasi il 43% di loro ritiene che la tecnologia sia un alleato fondamentale per l’aumento delle proprie conoscenze professionali, inoltre il 14.4% trova che sia anche un efficace strumento di dialogo con i clienti e, per l’11.4%, anche con le istituzioni.

La precedente edizione della ricerca, svolta sulle aziende agricole italiane, ci dice che ben il 61% degli agricoltori usa tutti i giorni Internet per svolgere il proprio lavoro, utilizzando prevalentemente smartphone e tablet, mentre il 39% comunica direttamente con i consumatori attraverso i social media.

La vecchia immagine dell’agricoltore con la zappa in mano, isolato dal mondo e lontano dalla tecnologia, sta oramai tramontando. I software online di cui può disporre – come il QdC® – Quaderno di Campagna – lo rendono sempre più connesso, aggiornato ed in grado di gestire al meglio le attività in campo, che si tratti di concimazione, difesa delle piante o qualsiasi altra operazione colturale. Grazie a satelliti, sistemi GPS, sensori intelligenti e nuovi device mobili, ciascun agricoltore può gestire in modo efficiente e sostenibile la propria azienda agricola,

Come fondatore di Image Line ho assistito, fin dal 1988, alla rivoluzione che sta attraversando la nostra agricoltura. Grazie alla collaborazione con Nomisma oggi siamo in grado di leggerla meglio e di farci trovare preparati per i nuovi cambiamenti che si intravedono all’orizzonte.

Per questo motivo stiamo già lavorando alla terza edizione della ricerca, che stavolta sarà incentrata sui cosiddetti contoterzisti, ovvero una parte importante dell’indotto generato dalle nostre aziende agricole.

In uno scenario di costante digitalizzazione dei consumatori e dei mercati, anche l’agricoltura non poteva che coglierne i frutti. Del resto il consumatore vuole conoscere sempre di più cosa mette nel piatto e l’unico depositario di questo sapere è l’agricoltore che, in campo, produce le eccellenze dell’agroalimentare “Made in Italy” che tutto il mondo ci invidia.

La rete offre ogni giorno nuove opportunità, ampliando gli spazi di conversazione reali e virtuali fra tutti i componenti della filiera agroalimentare, compreso il consumatore finale. Sono convinto che riconoscerne il valore e sfruttarne le infinite potenzialità, consentirà all’agricoltura italiana di acquisire grandi vantaggi competitivi

Grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano abbiamo realizzato l’AgroInnovation Tour, un percorso interattivo con tre postazioni di gioco che stiamo portando nelle principali manifestazioni del settore agricolo per spronare gli agricoltori a riflettere, giocando, su come l’innovazione stia già cambiando il loro lavoro.

La tecnologia è pronta ed ora – secondo quanto emerso dalla nostra ricerca – anche la maggioranza degli agricoltori e degli operatori che li supportano. Proseguendo su questa strada segnata dall’innovazione digitale ci sono senza dubbio ottime prospettive per la crescita dell’agroalimentare Made in Italy.

Ecco alcuni dati della ricerca:

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 Ivano Valmori, fondatore e Ceo di Image Line

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